Belfius ha annunciato venerdì a fine giornata un aumento dei tassi sui suoi certificati da due a dieci anni. Il tasso dei titoli di risparmio a un anno rimane invariato al 3%.
Da lunedì 17 giugno il tasso dei titoli a tre anni aumenta dal 2,50 al 2,70%, quello a 5 anni dal 2,40 al 2,70% e quello a 10 anni dal 2,30 al 2,60%. Tali tariffe lorde sono soggette ad una ritenuta alla fonte del 30%.
Senza nuove misure, il debito pubblico belga aumenterà fino a superare gli 800 miliardi di euro
I tassi sui certificati di risparmio per le scadenze più brevi sono più alti di quelli per le scadenze più lunghe, come la curva dei tassi invertita sui mercati obbligazionari. Sul mercato degli Olo (titoli di Stato), il tasso a un anno è attualmente al 3,49%, mentre quello a dieci anni è al 3,13%.
Per conquistare la fedeltà dei clienti
La banca giustifica questi aumenti con i recenti aumenti dei tassi di interesse.
Sembra ovvio che, rivedendo le sue condizioni, Belfius voglia soprattutto fidelizzare i clienti mentre si avvicina la scadenza per il rimborso del bond statale di un anno lanciato lo scorso settembre.
Perché il debito francese suscita timori sui mercati?
Non c’è dubbio che l’intero settore bancario stia affinando le armi per cercare di accaparrarsi parte dei 22 miliardi sottoscritti lo scorso anno. Abbastanza per aumentare la concorrenza tra le diverse istituzioni nelle prossime settimane.
