emeis, il calo più grande di SBF120 a metà sessione lunedì 10 giugno 2024 – 06/10/2024 alle 12:21

emeis, il calo più grande di SBF120 a metà sessione lunedì 10 giugno 2024 – 06/10/2024 alle 12:21
emeis, il calo più grande di SBF120 a metà sessione lunedì 10 giugno 2024 – 06/10/2024 alle 12:21
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(AOF) –

emis

(-8,30% a 12,58 euro)

Il gruppo delle case di riposo si trova in fondo all’indice in un mercato in forte calo dopo i recenti annunci politici in Francia. Il calo supera il 25% da inizio anno.

AOF – SCOPRI DI PIÙ

Punti chiave

– Numero 1 europeo nell’assistenza alle persone dipendenti a livello mondiale con quasi 90.000 posti letto e 1.053 strutture in 22 paesi, creato nel 1989;

– Fatturato pari a 4,7 miliardi di euro, suddiviso tra Francia-Benelux per il 60%, Europa Centrale per il 26%, Europa dell’Est per il 9%, Penisola Iberica e America Latina (Brasile, Cile e Uruguay) per il 5% poi Cina;

– Modello di creazione di valore basato sulla selettività internazionale, sulla riduzione del possesso di beni immobiliari, sul risanamento della situazione finanziaria e sul miglioramento delle condizioni di lavoro portando ad una migliore considerazione dei bisogni dei residenti o dei malati;

– Rinnovo della governance, Guillaume Pepy presiede il consiglio di amministrazione composto da 7 membri, Laurent Guillot direttore generale;

– Bilancio molto ristretto con una leva debitoria di 23 alla fine del 2022, che richiede una ristrutturazione del debito e contributi di nuovi fondi attraverso debito garantito e aumento di capitale.

Sfide

– Piano di rifondazione “Orpea sta cambiando! con voi e per voi” 2025 istituito dal nuovo comitato esecutivo:

– Obiettivi finanziari al 2025: 1.173 stabilimenti, 4,7 miliardi di euro di fatturato, ovvero

– crescita media annua del 9% e tasso di crescita del 20%.

– 1a fase da luglio a novembre: rimediare, organizzare, rimobilizzare:

– nuova governance,

– identificazione di sinergie tra professioni – EHPAD, assistenza domiciliare, cliniche,

– identificazione dei mercati principali: Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Irlanda,

Spagna e Austria, con 5,23 miliardi di euro di fatturato attesi al 2025,

– 15 novembre: presentazione del piano con obiettivi dettagliati;

– Roadmap ambientale “Green building” 2030:

– riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2025 e del 30% entro il 2030 e, per le emissioni di carbonio, del 17% e poi del 30%,

– audit energetici, produzione di energia rinnovabile a livello di stabilimento.

– Verso una presa del capitale da parte della Caisse des Dépôts e di un gruppo di investitori, di

fine dicembre dopo l’assemblea generale degli azionisti, fino al 50,2%.

Sfide

– Velocità di recupero in Francia che dovrebbe contribuire per il 75% al ​​recupero del margine;

– Difficoltà nell’attuazione della strategia immobiliare (detenere rispettivamente il 20 e il 25% del portafoglio, rispetto al 46% nel 2022 con, nel medio termine, la creazione di una società immobiliare dedicata con un margine di promozione di circa il 10%, limitando la flessione del mercato vendite di asset immobiliari inizialmente previste per 1 miliardo di euro;

– Attuazione della ristrutturazione finanziaria avviata il 25 ottobre: ​​3 aumenti di capitale che porteranno un valore delle azioni che potrebbe essere inferiore a 0,02 euro;

– Dopo un fatturato in crescita del 10,7% e una perdita netta di 371 milioni di euro nel primo semestre, si prevede al 2023 un utile operativo di +705 milioni di euro.

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Oncologia, priorità dei colossi farmaceutici

La delusione del mercato azionario di Sanofi registrata alla fine di ottobre 2023 sottolinea la nuova direzione del gruppo, che ora ha posto l’oncologia come priorità numero 1. Gli sforzi in questo segmento, dove le terapie stanno avanzando più rapidamente, riguardano in particolare gli investimenti in ricerca e sviluppo che pesano redditività. Sanofi ha quindi annunciato un calo dell’utile per azione nel 2024 e l’abbandono dell’obiettivo di un margine operativo del 32% nel 2025. Merck ha appena svelato una nuova alleanza. Il fondo pagherà fino a 22 miliardi di dollari al gruppo giapponese Daiichi Sankyo nell’ambito di una partnership sui trattamenti sperimentali contro il cancro. Mentre alcuni esperti stimano che gli Stati Uniti rappresentino quasi la metà della spesa globale per l’oncologia (farmaci e cure), ovvero 196 miliardi di dollari nel 2022, la spesa cinese in questo settore è più che raddoppiata in cinque anni, passando da 5 a 11,8 miliardi di dollari.

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