La Borsa di Parigi in calo dopo l’inflazione americana – 10/10/2024 alle 18:52

La Borsa di Parigi in calo dopo l’inflazione americana – 10/10/2024 alle 18:52
La Borsa di Parigi in calo dopo l’inflazione americana – 10/10/2024 alle 18:52
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La cabina di regia di Euronext, la società che gestisce la Borsa di Parigi (AFP/ERIC PIERMONT)

La Borsa di Parigi ha chiuso giovedì in lieve calo, digerendo la pubblicazione di un’inflazione negli Stati Uniti superiore alle attese, prima della pubblicazione in serata della legge finanziaria francese per il 2025.

L’indice di punta CAC 40 è sceso dello 0,24%, ovvero di 18,50 punti, a 7.541,59 punti. Mercoledì ha chiuso in rialzo dello 0,52%.

L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato a settembre, scendendo al 2,4% su un anno, rispetto al 2,5% di agosto, il livello più basso in più di tre anni, secondo l’indice CPI pubblicato giovedì dal dipartimento del commercio americano.

Ma l’indicatore è sceso meno di quanto previsto dal consenso degli analisti, che prevedevano un aumento dei prezzi solo del 2,3% su un anno. Nell’arco di un mese l’inflazione ha raggiunto lo 0,2%, ancora una volta al di sopra delle aspettative.

Anche se questa inflazione più alta del previsto “non cambia la situazione, potrebbe incoraggiare la Fed a essere più cauta e a soppesare i pro e i contro” nei prossimi tagli dei tassi, stima Christophe Boucher, direttore degli investimenti di ABN AMRO Investment Solutions.

La Federal Reserve americana (Fed) è entrata in una fase di abbassamento dei tassi a settembre per rilanciare l’attività e l’occupazione, ritenendo che la lotta contro l’inflazione debba ormai passare in secondo piano, dopo diversi trimestri di politica restrittiva di fronte all’aumento dei prezzi.

Da allora, il rapporto sull’occupazione di settembre, uscito venerdì migliore del previsto, ha illustrato la continua forza dell’economia americana, mettendo in discussione l’atteso sollievo futuro. L’inflazione di settembre ora aumenta questi dubbi.

Questi due indicatori ci ricordano “che l’economia americana resta solida e che non dobbiamo agire troppo in fretta”, spiega all’AFP Valérie Rizk, economista di Hugau Gestion.

In Francia, il governo deve presentare in serata il suo progetto di bilancio per il 2025, un esercizio ad alto rischio poiché lo sforzo previsto per ridurre il vertiginoso deficit pubblico francese è massiccio, mentre la frammentata Assemblea nazionale gli è ostile.

La sfida per Parigi è rassicurare gli investitori, affinché il costo del debito non salga alle stelle e non pesi ulteriormente sulla sua economia.

“Voglio che questo sforzo sia giusto ed equilibrato”, ha dichiarato giovedì alla stampa il primo ministro Michel Barnier, a margine di un viaggio a Vienna, aggiungendo che “l’attrattiva e la credibilità della firma francese “dovevano essere preservate”.

In questo contesto, il tasso di interesse sui prestiti decennali dello Stato francese si è attestato al 3,02% intorno alle 18:00 (16:00 GMT). In confronto, il tasso tedesco a 10 anni, che è il punto di riferimento in Europa, si attesta al 2,25%.

Resta il fatto che, qualunque siano gli annunci, “le tensioni sui tassi resteranno, nella misura in cui persisterà l’incertezza politica e permarranno i dubbi sulla capacità della Francia di ridurre il deficit di bilancio”, stima Valérie Rizk .

Soprattutto perché venerdì l’agenzia di rating Fitch dovrà rivedere il rating del debito francese e le sue prospettive di sviluppo, magari con un downgrade.

Bon Scor

Giovedì sono richiesti i titoli dei riassicuratori europei che beneficiano dell’indebolimento dell’uragano Milton sulla costa occidentale della Florida. Gli investitori contano anche che con il rinnovo dei premi si farà presto conto dei danni.

Lo Scor francese ha guadagnato il 2,80% a 20,54 euro.

EuronextCAC40

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