Il Premio Nobel per la Pace assegnato ad un’associazione giapponese a favore delle vittime della bomba atomica

L’azione di Nihon Hidankyo permise l’entrata in vigore nel 1956 di una legge che prevedeva l’accesso alle cure mediche gratuite per le vittime delle bombe atomiche, chiamate “hibakusha” (“persone colpite dalla bomba”).

Assegnando questo premio, il comitato Nobel ha messo in guardia contro l’indebolimento del tabù sull’uso delle armi nucleari. “Nessuna arma nucleare è stata utilizzata in guerra per quasi 80 anni”, ha osservato il presidente del comitato Nobel. “È quindi allarmante che oggi questo tabù contro l’uso delle armi nucleari venga messo sotto pressione”.

I discorsi sulla guerra in Ucraina hanno recentemente risvegliato la preoccupazione per un indebolimento di questo tabù, in particolare con la minaccia del presidente russo Vladimir Putin di rivedere la sua dottrina sull’uso dell’arma suprema.

“Il premio di quest’anno sottolinea la necessità di mantenere il tabù nucleare. E tutti noi abbiamo la responsabilità di farlo, soprattutto le potenze nucleari”, ha aggiunto il presidente del comitato Nobel.

Lo scorso anno il Premio Nobel per la Pace era stato assegnato all’attivista iraniana Narges Mohammadi, detenuta nel suo Paese, per la sua lotta contro il velo obbligatorio per le donne e contro la pena di morte.