Il divorzio tra Kering e gli investitori continua alla grande

Il divorzio tra Kering e gli investitori continua alla grande
Descriptive text here
-

Parigi (awp/afp) – Mercoledì le azioni Kering sono scese di oltre il 6% alla Borsa di Parigi, con gli investitori che hanno preso atto del forte calo della redditività previsto nel primo semestre, un nuovo episodio della disincanto del gruppo del lusso nei confronti dei mercati.

Le azioni Kering hanno chiuso in netto ribasso del 6,87% a 326,15 euro, il minimo da ottobre 2017, in un mercato in ribasso dello 0,17%. Nello stesso settore, LVMH (+0,08%) e Hermès (-0,08%) hanno chiuso non lontani dal pareggio.

Rispetto al picco di giugno 2021, le azioni di Kering sono scese addirittura di quasi il 60%.

Kering ha avvertito martedì dopo la chiusura del mercato azionario che la sua redditività operativa (ROC) nel primo semestre sarebbe scesa “nell’ordine del 40-45%”, un calo che ha sorpreso gli analisti di Deutsche Bank per la sua entità. Nel primo trimestre le vendite sono diminuite dell’11%.

Ciò dimostra che “la trasformazione di Gucci”, marchio di punta del gruppo, è più difficile di quanto pensasse il mercato”, ha spiegato mercoledì in una nota Luca Solca, analista della Bernstein Bank e specialista del settore.

La revisione al ribasso è “a prima vista” impressionante, ma in parte era già “integrata” nel corso delle azioni, aggiungono gli analisti della RBC. Kering aveva già vissuto una delle peggiori sedute della sua storia il 20 marzo (-11,91%), dopo aver avvertito gli investitori che il suo fatturato del primo trimestre sarebbe sceso “di circa il 10%”.

Ma i nuovi annunci causeranno “un ulteriore calo delle aspettative di consenso” degli analisti sulla performance finanziaria nel 2024, secondo RBC.

60% in tre anni

Il CEO François-Henri Pinault ha giustificato il calo della redditività con la “determinazione di continuare a investire in modo selettivo nell’appetibilità e nell’esclusività dei nostri marchi a lungo termine” nonostante il calo delle attività, soprattutto in Cina.

In questo paese, “la mancanza di una posizione forte del marchio lo rende particolarmente vulnerabile alle deboli tendenze delle presenze”, hanno osservato gli analisti di Jefferies.

Dall’inizio dell’anno Kering ha perso più del 20% del suo valore in borsa. Nello stesso periodo, LVMH, leader mondiale del lusso e maggiore capitalizzazione della borsa parigina, ha guadagnato l’8%, leggermente meglio dell’indice CAC 40 (+7,22%) e Hermès, beniamino degli investitori negli ultimi anni, vola di più più del 20%.

Al suo apice, nel giugno 2021, il gruppo Kering era valutato dagli investitori quasi 100 miliardi di euro. Oggi vale circa 40 miliardi.

Ma gli investitori non hanno ancora messo fine a Kering. “Il turnaround di Gucci è fondamentale e siamo incoraggiati dal fatto che il management abbia continuato a fare gli investimenti necessari piuttosto che ridurre eccessivamente la base dei costi”, sottolineano gli analisti di Deutsche Bank.

Le collezioni dello stilista Sabato de Sarno, succeduto ad Alessandro Michele in Gucci, compaiono solo gradualmente nei negozi. Dovrebbero rappresentare il 30% della nuova offerta nei negozi a giugno e la totalità nel terzo trimestre.

“È chiaro che Kering intende ‘fare pulizia’ per gettare basi più solide per il futuro”, ritiene anche Luca Solca, accogliendo con favore la volontà di ridurre i punti vendita, che dimostra la volontà di “dare priorità al lungo termine”.

afp/rp

-

PREV Licenziato, un canonico di St-Maurice inizia uno sciopero della fame
NEXT L’impianto galleggiante di gas del progetto Coral South supera il test di prestazione chiave