Riduzione: Ottawa considera di obbligare i negozi di alimentari ad avvisare i consumatori

Riduzione: Ottawa considera di obbligare i negozi di alimentari ad avvisare i consumatori
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Ottawa sta valutando la possibilità di imitare il governo francese e costringere i supermercati ad avvisare i propri clienti quando i prodotti sono colpiti da “rigonfiamento”, ma sostiene che ciò non può essere fatto senza il sostegno delle province.

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Ispirato dai negozi di alimentari della catena Carrefour, che hanno tappezzato le corsie di manifesti arancioni indicando che i prodotti hanno visto la loro quantità ridotta nonostante i fornitori chiedano un prezzo più alto, il governo francese ha deciso la settimana scorsa di obbligare tutti i supermercati a fare lo stesso.

Pertanto, tutti i negozi di alimentari in Francia dovranno indicare ai propri clienti quali prodotti sono stati colpiti dalla reflazione, a partire dal 1ehm il prossimo luglio.

Questa idea ha iniziato a guadagnare terreno a Ottawa. Secondo le nostre informazioni, il ministro dell’Innovazione, della Scienza e dell’Industria del Canada, François-Philippe Champagne, intende sollevare la questione con i suoi omologhi provinciali nel corso del prossimo incontro, la cui data non è ancora stata definita.

Sembra che il governo federale non possa agire da solo in questa materia e che per raggiungere questo obiettivo avrà bisogno dell’aiuto delle province. Si tratta ancora di chiedere ai commercianti di affiggere manifesti nei loro dipartimenti.

“I canadesi meritano, e giustamente si aspettano, trasparenza e prezzi equi e conformi al mercato quando fanno la spesa”, ha detto l’addetto stampa del ministro Champagne, Audrey Champoux, in risposta alle domande del ministro Giornale.

“Dallo scorso autunno, questo è esattamente ciò che il ministro chiede ai negozi di alimentari. Ma è un lavoro che deve essere portato avanti con più partner”, ha aggiunto.

Sembra quindi che tutto sia ancora da fare, visto che il governo Legault ha informato il Giornale che l’idea di obbligare i negozi di alimentari ad avvisare i clienti quando i prodotti sono colpiti dalla reflazione “non è sulla carta”.

“Non è all’ordine del giorno per il momento”, ha affermato l’ufficio del ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, André Lamontagne.

La scorsa settimana il tono in Francia è stato leggermente diverso. Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha denunciato senza mezzi termini la pratica della rigonfiamento come una “truffa” alla quale bisogna “porre fine”.

La pratica, che consiste nel vendere un prodotto allo stesso prezzo riducendone le dimensioni, è ormai molto diffusa, come ha dimostrato un vasto sondaggio di Radio-Canada qualche settimana fa.

L’emittente pubblica ha seguito per un anno l’evoluzione di alcuni prodotti alimentari e ha potuto osservare che più di 150 marche hanno ridotto discretamente le dimensioni dei loro prodotti negli ultimi mesi.

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