Una storia del libro d’arte in tutti i suoi aspetti ad Agen

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l’essenziale
Sabato 4 maggio nella sala canale del municipio, l’associazione Arimage (Amici del museo) ha invitato Clair Morizet a presentare una “storia del libro d’arte: da Vasari al catalogo della mostra. »

Clair Morizet è oggi conosciuto come un appassionato di storia locale e presidente degli Amici di Clairac. Meno noto è che egli trascorse tutta la sua carriera nel mondo dell’editoria, in particolare in quella d’arte. È quindi da professionista che questo membro dell’Accademia delle Scienze, delle Lettere e delle Arti di Agen ha esordito definendo l’editore come «un direttore d’orchestra che scopre scrittori o autori, finanzia e produce, diffonde e distribuisce, assicura la promozione permanente di i suoi fondi editoriali e, infine, da buon manager d’impresa, si impegna per i risultati.

Distinzione tra scrittore e autore

Anche Clair Morizet ha fornito alcune importanti precisazioni: “per lo scrittore la scrittura è l’obiettivo e la pubblicazione di un’opera, un obiettivo. Per l’autore, è la ricerca in corso su un argomento che ha la precedenza. L’opera non è mai finita, anche una volta pubblicato il libro d’arte”. Dovremmo menzionare anche il termine libro d’arte o libro sull’arte? “Il dibattito resta aperto”.

Clair Morizet ha poi cercato di evocare i grandi nomi che restano legati alla storia dell’arte in generale e a quella dell’editoria di libri d’arte in particolare. Da Giorgio Vasari (1511-1574) ad Albert Skira (1904-1973) che fu a capo della grande casa editrice omonima, passando per mercanti d’arte come Ambroise Vollard o scrittori come André Malraux.

Rivalità tra pubblico e privato

Il relatore non ha mancato di ricordare il ruolo determinante dei grandi musei nazionali nel mondo dell’editoria, talvolta in diretta concorrenza con le case editrici private. Le pubblicazioni, siano essi cataloghi di mostre o opere più complete, legate a grandi mostre, occupano la prima posizione in termini di successo.

Un convegno molto istruttivo che ha saputo coniugare storia e considerazioni economiche.

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