Preferisci l’orso della cura o la versione ruvida?

Preferisci l’orso della cura o la versione ruvida?
Descriptive text here
-

Cedric Cartau, MARTEDÌ 16 APRILE 2024

Recentemente ci è stato offerto un elenco di previsioni (leggi più avanti qui[1]) del CEO di OpenAI (Sam Altman) riguardo al futuro dell’intelligenza artificiale. Naturalmente, la futurologia è un esercizio delicato, ma alcune delle sue previsioni si trasformano chiaramente in orsetti di cura in stile chouette di marshmallow e fragoline di bosco. Otto previsioni, otto analisi, una per una. Concluderemo con quelli del sottoscritto, sottilmente sfumati come al solito.

Sull’evoluzione esponenziale delle capacità dell’IA (previsione n. 1), non molto difficile da prevedere e difficile da dissentire.

Per la previsione n.2 (visione “il vincitore prende tutto” della corsa allo scalogno che l’IA rappresenta), anche in questo caso, non difficile da prevedere: è sempre stato lo stesso per tutte le innovazioni tecnologiche dai tempi delle caverne. I primi gruppi di uomini che svilupparono l’arco presero a calci nel sedere tutte le tribù circostanti. La vera domanda è piuttosto se tale progresso tecnologico sia sostenibile in modo sostenibile: nemmeno il Regno di Mezzo riuscì a proteggere a lungo il segreto dei bachi da seta.

Con la previsione n. 3 (l’intelligenza artificiale eleverà la mente umana a nuovi livelli), invece, le cose stanno andando in discesa. Da quando un’invenzione e una tecnologia si eleverebbero “lo spirito umano verso nuove vette” ?

Per quanto riguarda la previsione n. 4, che consiste nell’usare l’intelligenza artificiale per chattare come con il tuo migliore amico o il tuo psicologo, è certo che qualcuno rimarrà coinvolto nel gioco, ma non ti dirò le prossime fughe di dati personali, è sarà rock’n’roll tra i DPO.

Pronostici nosso 5 e 6: sì, devi vedere. No comment.

Pronostico #7: Altman ne è convinto “il bene supererà di gran lunga il male”. Ma sì, certo. Amore, pace, fiorellini, vi amo tutti, passatemi l’erba Monique. No, ma senza scherzare, quando ogni mattina accendi la TV o il programma di attualità, hai davvero l’impressione che le tecnologie del passato abbiano permesso ” Bene “ prevalere su quello ” Cattivo “ ? Ci colpiremo in faccia con club sempre più grandi, l’AI è solo il prossimo club della lista.

Previsione n. 8: la potenza informatica diventerà la valuta di domani. Non stupido, sono d’accordo.

Ok, ora tocca a me, le previsioni non sono necessariamente in ordine.

La mia previsione numero 1: è certo, assolutamente certo, che l’industria del porno (che è sopravvissuta assolutamente a tutto per 70.000 anni) adatterà molto rapidamente questa tecnologia per venderci abbonamenti Premium a Pornhub o ad altri, che presto arriveranno i servizi fiscali con le tasse (né tu né loro sapete ancora su cosa, ma fidatevi, lo scopriranno) e che gli avvocati o altri scrittori bavosi ci forniranno un pasticcio di testi giuridici. Perché le cose succedono sempre così.

La mia previsione n. 2: la guerra in Ucraina è un gigantesco laboratorio di sviluppo e dispiegamento di armi Basato sull’intelligenza artificiale. Leggere certi articoli sugli sciami di droni autonomi è agghiacciante, e le armi convenzionali (in particolare aria e contraerea) rischiano di ritrovarsi molto presto obsolete. Abbastanza per essere scosso, spero solo che l’Europa si metta al passo e che tutti sviluppino armi dello stesso livello, altrimenti pericolo. Stesso disegno ovviamente prevedibile sul versante cyber, e se si segue la stessa traiettoria di quella degli strumenti di attacco convenzionali (tutti disponibili quasi gratuitamente sul Web e utilizzabili dagli studenti delle scuole superiori), e se si tiene conto dell’ecosistema di difesa strumenti di cui disponiamo (sono praticamente tutti spazzatura), i giorni migliori attendono i cyber team e i SOC.

La mia previsione n. 3: vedremo un aggiornamento globale delle brochure di marketing di tutti i possibili prodotti, dal frigorifero all’auto, compresi i giocattoli sessuali e le creme da giorno, gli operatori di marketing di tutto il mondo si atterranno all’intelligenza artificiale nelle loro pubblicità – e questo non significherà nulla, così come i Big Data, l’euristica, la multimedialità e tutte le stupide mode che si sono succedute. Per inciso, chi non inserisce l’intelligenza artificiale nel proprio CV sarà professionalmente morto: se non hai fatto intelligenza artificiale prima dei 50 anni, hai perso la vita.

La mia previsione n. 4: Sorprendentemente Altman sorvola su questo aspetto, ma l’intelligenza artificiale sarà super-verde, con nient’altro che turbine eoliche e pannelli solari – e una spruzzata di acqua santa. No, sto scherzando, consumerà un’energia pazzesca e inquinerà come nessun’altra tecnologia prima d’ora. Continueremo ad aumentare la produzione di carbone come in 200 anni – non ne abbiamo mai estratto così tanto – e di legname – non ne abbiamo mai bruciato così tanto – con qualche centinaio di centrali nucleari sparse nel mondo per alimentare gli algoritmi di ChatGPT 18. scommessa?

La mia previsione n. 5: nessuno, assolutamente nessuno, ha una previsione affidabile sul tempo necessario all’intelligenza artificiale per detronizzare ciò che è in atto, sia che si parli di ecosistema IT, programmi papà, ecc. Il trattore ha impiegato più di 40 anni per detronizzare il cavallo[2] e, per quanto riguarda la quantistica, stiamo già sudando da diversi decenni. L’unica certezza al mondo: la Gafam si riprenderà una buona fetta della torta, e un’azienda dirompente finirà per scivolare tra le fila magnifici sette[3] – chi diventerà il magnifici otto.

La mia previsione n. 6: l’industria informatica (attrezzature e software), generalmente inefficace (per restare educato), si approprierà rapidamente dell’argomento per incollare la (presunta) intelligenza artificiale nei suoi prodotti (e fattureremo con opzioni che costeranno una fortuna) , o fingere di proteggerci dai pericoli dell’intelligenza artificiale – non sanno ancora come e nemmeno tu, ma ti faranno pagare comunque.

Di niente.


[1] https://twitter.com/agora_france/status/1776279168361070707

[2] Vedi il podcast di Philippe Silberzhan: https://philippesilberzahn.com/2024/03/25/ce-que-l-histoire-du-tracteur-peut-nous-enseignement-sur-l-impact-previsible-de- l-ia /

[3] Le sette maggiori società dell’S&P 500, all’incirca Gafam + Tesla + Nvidia.


L’autore

Responsabile della Sicurezza dei Sistemi Informativi e corrispondente IT e Libertà presso l’Ospedale Universitario di Nantes, Cedric Cartau è anche docente presso la Scuola di Studi Avanzati in Sanità Pubblica (EHESP). A lui dobbiamo anche diversi lavori specializzati pubblicati dalle Presses de l’EHESP, tra cui La sicurezza del sistema informativo degli stabilimenti sanitari.

#sicurezza

-

PREV Marlabs dà il benvenuto ad Arun Mukunda come Chief Revenue Officer
NEXT Tunisia: creatori di contenuti sui social network in cerca di status