Una Loana più “complessa”, in una serie da “Loft”: News

Una Loana più “complessa”, in una serie da “Loft”: News
Una Loana più “complessa”, in una serie da “Loft”: News
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Da bambina, interpretava già Loana durante la ricreazione. Oggi, Marie Colomb incarna questa celebrità, più “complessa” della sua etichetta di “bimbo”, in “Culte”, una serie attesissima tratta da “Loft Story”, la matrice dei reality francesi.

L’attrice aveva sei anni quando “Loft Story”, trasmesso su M6 e ispirato a un programma esistente nei Paesi Bassi, sconvolse la PAF nel 2001. Gli scherzi in piscina tra Loana e Jean-Edouard, due dei candidati, avevano in particolare causò uno scandalo e infiammò le udienze.

La trasposizione in serie di questo programma, a partire da venerdì sulla piattaforma Prime Video, attraverso sei episodi da meno di un’ora ciascuno, è una delle produzioni più chiacchierate di questo autunno.

TV spazzatura per alcuni, rivoluzione catodica per altri, l’originale “Loft” ha reso protagoniste sconosciute, su tutte una, Loana Petrucciani (oggi 47 anni), conosciuta solo con il nome. Nel bene e nel male.

Uscita da questo “Loft” tagliato fuori dal mondo e scrutato dalle telecamere, vittoriosa nelle votazioni del pubblico (in compagnia di un candidato caduto presto nell’anonimato), la bionda platino ha vissuto le sfilate, e più tardi, la depressione episodi e tentativi di suicidio.

“Un’amica mi ha ricordato che alle elementari giocavamo a ‘Loft’ e mi ha detto ‘hai giocato a Loana’. Non ne ho alcun ricordo. Ma quindi, ovviamente, sapevo almeno di cosa si trattava a quell’età “, racconta Marie Colomb all’AFP, vista in “Laëtitia”, una serie ispirata all’omicidio di Laëtitia Perrais, avvenuto nel 2011.

“Ero piccolo ai tempi di +Loft+, questo dimostra l’importanza che questo spettacolo ha avuto in quel momento e tutto ciò che ha determinato anche in seguito.”

– “Sguardo piuttosto sprezzante” –

Ciò che l’ha attratta in “Culte” è che i creatori e sceneggiatori Nicolas Slomka e Matthieu Rumani “hanno cercato, davvero, di rappresentare Loana in un modo complesso, lontano dall’immagine ristretta che spesso avevamo di “Lei”. “Silicone bimbo” è tornato al suo argomento negli anni 2000, prima di #MeToo.

Marie Colomb esplora “sfaccettature diverse”. È il personaggio più ricco di “Cult”, che abbandona gli altri candidati del primo “Loft” e soprattutto segue le orme di chi ha realizzato questo prodotto televisivo.

Uno dei ruoli principali interpretati da Anaïde Rozam (visto in “Les Olympiades” di Jacques Audiard) è ispirato ad Alexia Laroche-Joubert, una mente dietro le quinte dell’epoca. Oggi coproduttrice di “Cult”, ha lasciato grande libertà agli autori, che non sempre sono gentili con il suo sosia immaginario.

Gettata in pasto alle telecamere dagli squali dell’industria televisiva, Loana ha dovuto sopportare “lo sguardo un po’ sprezzante nei confronti della sua classe sociale, con l’immagine della ‘cattiva madre che ha abbandonato suo figlio’, ecc.”, riassume Marie Colomb .

– “Pressione” –

“Dovevamo cercare di spiegare che la cosa è un po’ più complessa di così, che ci vuole coraggio per superare gli ostacoli”, sottolinea Marie Colomb. “È una ragazza che ha iniziato a lavorare da giovanissima, e che non credo abbia vissuto molti momenti dolci”.

Ballerina go-go nei club prima di “Loft”, Loana ha detto di essere stata picchiata da suo padre. Lei attraversa sempre alti e bassi. La sua permanenza sul set di “Touche pas à mon poste”, in primavera, per parlare di uno stupro subito, si è trasformata in un incubo. Lo spettacolo è stato rimproverato dall’Arcom, l’ente regolatore del settore audiovisivo, per non aver tenuto conto della sua “evidente situazione di profondo disagio”.

Marie Colomb avrebbe voluto incontrare Loana, ma “non poteva succedere”. “D’altra parte, ha visto il mio casting, ha potuto parlare con il regista Louis Farge, ha partecipato al progetto, ha discusso con gli autori.”

L’attrice riconosce “una pressione”: “Per me è finzione, è il mio lavoro. Per lei è la sua vita”.

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