Tratta dall’omonimo romanzo di Fabrice Humbert, la serie “Il mondo non esiste” è disponibile su Arte dal 19 settembre. Uscito dal Colorado del libro, il regista Erwan Le Duc realizza l’adattamento ideale per un thriller mentale in una città immaginaria dal sapore locale made in France. Un successo.
Una giovane ragazza viene assassinata a Guerches-sur-Isoire. La stella del tennis locale, Axel Challe, sospettato numero uno, è svanita nel nulla. Affascinato dal ritratto di quest’uomo incollato sullo schermo televisivo, Adam Vollmann (Niels Schneider), giornalista web di un quotidiano, convince il suo superiore che deve abbandonare la tastiera per svolgere un’indagine sul campo. Sostiene che è della zona, che i residenti si arrenderanno a lui più facilmente e che ritroverà il presunto delinquente in fuga, una vecchia conoscenza.
La promessa di uno scoop aiuta, Adam è autorizzato a stabilirsi a Guerches. Ben presto, l’improvvisato giornalista investigativo prende tempo. Quando le lingue si sciolgono, i commenti sembrano incoerenti. Peggio ancora, Adam è preda di visioni. I fantasmi del suo passato riemergono e lo fanno ripiombare nel trauma che lo ha spinto ad abbandonare questo luogo maledetto. L’indagine, relegata in secondo piano, viene poi soppiantata dal tema reale: il bullismo scolastico e l’omofobia nella Francia profonda.
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Atmosfera misteriosa e personaggi enigmatici
I giorni passano, i dubbi si accumulano. Una foto della vittima potrebbe essere falsificata e le dichiarazioni dei testimoni potrebbero essere manipolate. E se gli abitanti fossero attori che recitavano il loro testo in una storia inventata, una realtà mai esistita? Alle porte della follia, Adamo, impantanato dai suoi demoni, perde l’equilibrio. Se Erwan Le Duc non è David Lynch, resta il fatto che l’atmosfera misteriosa supportata dalla musica di Julie Roué, ci fa pensare al maestro della confusione, un sentimento rafforzato da una temporalità mal gestita e da una sfilata di personaggi altrettanto contorti quanto enigmatici.
Il casting è l’altro punto di forza della serie. Nonostante il suo innegabile talento, Niels Schneider è messo in ombra dai ruoli secondari, in particolare dalla superba Anne Rotger, l’inquietante madre della vittima, secca, rude, che appare ogni volta dal nulla. Dobbiamo citare anche la moglie del principale sospettato che affronta questa tragedia con classe, la magnifica Maud Wyler, una frequentatrice abituale del cineasta. Infine Julien Gaspar-Oliveri, lo psicopatico della mediateca, è il più brillante di tutti, un solitario che passa il suo tempo a filmare il nulla, il vuoto, la vita tranquilla che scorre giorno e notte per le strade di Guerches.
Dopo essersi affermato nel cinema con “Perdrix” e “La fille de son père”, due lungometraggi elogiati per la loro originalità, Erwan Le Duc non ha perso nulla della sua creatività cambiando formato. Dopo essersi dilettato con brio nella serie dirigendo magistralmente Léa Drucker nei panni di una diplomatica disorientata in “Under Control”, si allontana ora dalla commedia, dimostrando di essere capace di brillare brillantemente in un registro più drammatico, cerebrale e tormentato.
Filippo Congiusti
“Il mondo non esiste” di Erwan Le Duc, con Niels Schneider, Anne Rotger, Maud Wyler e Julien Gaspar-Oliveri. Su Arte dal 19 settembre 2024.