l’essenziale
Lo sciatore ha riportato un violento trauma cranico durante una caduta durante l’allenamento sulla pista italiana di Bormio, scatenando un’ondata di critiche e diffide da parte di molti concorrenti.
Le ultime notizie sono rassicuranti. Ma la grave caduta di Cyprien Sarrazin resta ben radicata nella mente degli sciatori della squadra francese.
Il 27 dicembre, sulla pista italiana di Bormio, il campione francese è caduto pesantemente su queste piste notoriamente pericolose, nonostante siano presenti nel calendario internazionale da molti anni. Cyprien Sarrazin, gravemente ferito alla testa, è stato operato per un ematoma intracranico in Italia prima di essere rimpatriato in Francia, dove ha iniziato un lungo percorso riabilitativo.
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Da allora sono ricominciate le critiche alla pista italiana. E questo venerdì 17 gennaio ha parlato un altro campione francese: Alexis Pinturault, specialista della combinata e tre volte campione del mondo.
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Il savoiardo denuncia innanzitutto i ritmi imposti agli sciatori: «Quando metti regolarmente in calendario tre gare in tre giorni, dopo un po’ diventa insopportabile», spiega in Le Parisien-Oggi in Francia. “Pratichiamo uno sport che richiede il massimo impegno. Raggiungiamo i 190 battiti al minuto al traguardo. Il corpo è saturo di acido lattico e ci vuole tempo per essere eliminato. Quindi, continua a correre…”
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Critica poi la preparazione delle piste da parte della Federazione Internazionale Sci: “La Fis mostra una sorprendente mancanza di rigore. Ad Adelboden, Wengen o Kitzbühel le piste sono ben preparate grazie alla competenza storica. Ma a Bormio, durante il primo giorno di allenamento, la pista era mal preparata, con ghiaccio e onde, per non parlare degli aggiustamenti volontari. Affermano di incorporare movimenti del terreno per rallentare gli atleti. spettacolo. Ma questi movimenti artificiali ci squilibrano. Tre o quattro per pista sono ancora accettabili, uno per ogni curva, e ci ritroviamo con cinque elicotteri per evacuare gli sciatori infortunati.