Colpevole di stupro e omicidio di un medico, atteso verdetto

Colpevole di stupro e omicidio di un medico, atteso verdetto
Colpevole di stupro e omicidio di un medico, atteso verdetto
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India: un uomo di 33 anni è stato dichiarato colpevole dello stupro e del sordido omicidio di un medico lo scorso agosto a Calcutta, suscitando indignazione nel paese. Lunedì ci sarà il verdetto finale, si chiede la pena di morte. I dettagli agghiaccianti della vicenda che ha scosso l’India…

Una sentenza che fa venire i brividi lungo la schiena. Sabato, Sanjoy Roy, 33 anni, è stato dichiarato colpevole del brutale stupro e omicidio di un medico di 31 anni lo scorso agosto in un ospedale di Calcutta, in India. Un crimine atroce che ha scatenato un’ondata di indignazione in tutto il Paese, dove la violenza sessuale contro le donne è all’ordine del giorno. L’imputato si è dichiarato non colpevole, sostenendo di essere stato vittima di una montatura, ma le prove schiaccianti hanno avuto la meglio sulla sua difesa.

Un dramma che riporta alla mente ricordi oscuri

Questo dramma ha fatto rivivere il trauma dello stupro di gruppo di una studentessa su un autobus di Nuova Delhi nel 2012, che scosse l’intera India. Le manifestazioni e lo sciopero degli operatori sanitari seguiti all’omicidio del medico testimoniano l’esasperazione di fronte all’insicurezza quotidiana vissuta dalle donne.

Una famiglia ferita che chiede giustizia

Per i parenti della vittima, la cui identità è protetta dalla legge, solo la pena di morte potrà garantire giustizia. “ Ha brutalmente spento la vita di nostra figlia. Merita la stessa sorte “, ha dichiarato il padre devastato all’AFP. La madre ha aggiunto: “ La gente comune perderà la fiducia nel sistema giudiziario se non verrà condannata alla pena di morte. »

Un processo rapido sotto pressione

Un evento raro in India, dove la giustizia è proverbialmente lenta: il processo si è concluso in tempi record, con le memorie completate in meno di 10 giorni. Una velocità che testimonia la pressione esercitata da un’opinione pubblica indignata. Ma le autorità locali non sono sfuggite alle critiche per la loro gestione iniziale, ritenuta carente, con il licenziamento di diversi alti funzionari della polizia e della sanità.

Misure ancora insufficienti

Se la tragedia del 2012 ha portato a condanne più severe per gli stupratori, arrivando fino alla pena di morte per i recidivi, la violenza sessuale resta endemica. Secondo i dati ufficiali, ogni giorno vengono registrati 90 stupri, ma molti non vengono denunciati. La Corte Suprema ha disposto un piano di prevenzione negli ospedali, ma c’è ancora molta strada da fare per garantire la sicurezza delle donne.

L’attesissimo verdetto finale

Lunedì Sanjoy Roy riceverà la sua condanna. Nonostante le sue smentite, la sua colpevolezza non è più in dubbio. Resta da vedere se i giudici arriveranno a pronunciare la pena di morte, come chiedono la famiglia e molti manifestanti. Una cosa è certa, tutta l’India avrà gli occhi puntati sul tribunale di Calcutta per questo verdetto storico, con la speranza che sia finalmente fatta giustizia a questa giovane dottoressa stroncata nel fiore degli anni e a tutte le vittime di abusi sessuali. violenza.

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