Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi (Orizzonti), ha firmato venerdì 24 gennaio un decreto volto a vietare lo scalo delle grandi navi da crociera nelle acque della sua metropoli, nel desiderio di favorire una “turismo selezionato” di fronte alla minaccia di “turismo eccessivo”.
Le navi con meno di 900 passeggeri, generalmente molto più lussuose, restano le benvenute nel porto di Nizza, dove sono in corso sviluppi per accoglierle meglio, in particolare con l’elettrificazione che dovrebbe consentire di costringerle a spegnere i motori. durante la sosta. Per il 2025 sono previsti circa 124 approdi di queste navi con una capacità compresa tra 32 e 700 passeggeri. Le navi con una capacità superiore a 900 passeggeri, invece, che ancorano attualmente nel vicino porto di Villefranche-sur-Mer, non sarà più gradito.
Il signor Estrosi non ha il potere di vietarne la presenza, ma il decreto da lui firmato in qualità di presidente della Metropoli Nice Côte d’Azur – che comprende i comuni del porto di Villefranche-sur-Mer – vieta loro di sbarcare i passeggeri delle escursioni e quindi limita fortemente l’interesse degli scali per le aziende.
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“Una vittoria enorme”, per gli ambientalisti eletti
Secondo il sito web del porto, nel 2025 sono previsti quasi 90 scali nel porto, due terzi dei quali saranno navi con più di 900 passeggeri. E “C’è una domanda per 300.000 passeggeri entro il 2026”rispetto ai 160mila del 2024, ha assicurato il sindaco. “Navigare da diporto sì, edifici galleggianti no”ha riassunto.
“È una vittoria enorme”hanno reagito gli ambientalisti eletti che da anni chiedono misure. Anche se il decreto rischia di essere oggetto di ricorso da parte di aziende o di alcuni sindaci delle metropoli, è così “un piede nella porta” et “una svolta decisiva per la qualità della vita, la salute pubblica e la tutela dei nostri ecosistemi marini”.
I rapporti tra navi da crociera e municipi sono complicati sulla Costa Azzurra. Così a Cannes, che vede transitare più di 400.000 passeggeri all’anno, il sindaco David Lisnard (Les Républicains), anche presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia, critica regolarmente la presenza dei giganti dei mari che ancorano al largo delle coste di Cannes. La Croisette e l’impotenza dei sindaci oltre una fascia di 300 metri.
Nel 2019 ha imposto alle aziende una carta ambientale, pena il blocco delle escursioni dei passeggeri. Ora chiede che i sindaci delle comunità costiere possano regolare il traffico su un territorio marittimo esteso e creare una polizia ambientale in grado di sanzionare qualsiasi violazione da parte delle navi di linea.
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