MotoGP: Il giorno in cui Casey Stoner è diventato una leggenda

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Casey Stoner è uno dei migliori piloti della MotoGP del 21° secolo, questo è certo. Ha vinto un numero colossale di eventi, ma alcuni sono sicuramente più notevoli di altri. Oggi, uno sguardo al suo Gran Premio d’Australia, a Phillip Island, che rimane, per me, la sua impresa più poetica.

Arrivando sull’asfalto australiano per il 17° round della stagione 2011, Casey lo sa. Sa che il titolo è imminente, che la pressione è al massimo. Ma sa che sta arrivando “a casa”, in senso letterale e figurato.
Phillip Island è sempre stato il suo cortile. A parte il 6° posto ottenuto alla sua prima stagione nella categoria regina con la Honda LCR, Casey ha sempre vinto (il più delle volte caduto) le gare. Ma non è il solo a sognare queste curve sontuose.

L’eroe a casa. Foto: scatola Repsol

Jorge Lorenzo, campione in carica e solido secondo, è a 40 unità. Troppo vicino per festeggiare, ma troppo lontano per preoccuparsi. Da sabato, Stoner ha ucciso tutta la suspense facendo segnare un tempo intoccabile, quasi mezzo secondo più veloce di tutti gli altri. Mentre il fine settimana sta andando alla grande per l’australiano, la stagione si chiude poche ore prima della partenza. Infatti, Jorge Lorenzo cade pesantemente nel riscaldamento e si taglia un ditocostringendolo a rinunciare. Non c’è bisogno di essere matematici: Stoner vincerà il titolo se farà 10 punti, il che sembra essere una formalità.

Casey realizza un “Grande Slam”, un’impresa estremamente rara negli sport motoristici. Per fare questo, devi prima aver ottenuto la pole, il miglior giro in gara e poi vincere essendo sempre stato in testa. Anche le leggere gocce di pioggia non sono riuscite a destabilizzare l’Aussie. Vincitore davanti a Marco Simoncelli (la sua ultima gara) e Andrea Dovizioso, trionfa Stoner. Il tempo si ferma e il pianeta si inginocchia davanti a uno dei più grandi campioni che abbiamo mai conosciuto. Sulla sua terra lascia trasparire la sua gioia. La sfida Honda è vinta. Quattro anni dopo, una macchina con il numero 27 è tornata in vetta.

Una coincidenza molto significativa: la gara si è svolta nel giorno del suo 26esimo compleanno. “Questo titolo è ancora più speciale di quello del 2007”, dichiara il principale interessato. Finora abbiamo ottenuto 11 pole e nove vittorie; questa stagione è un sogno

» continua, pochi istanti dopo aver tagliato la linea. Certamente non è senza dubbio la sua più grande vittoria, ma sicuramente la più grande. “Vincere il campionato, cinque volte di seguito qui, nel giorno del mio compleanno e a casa,
niente può batterlo. »
Non ha del tutto torto.

Stoner, sul podio con Andrea Dovizioso, uno dei suoi due compagni di squadra. Foto: scatola Repsol

Stoner, modesto anche nel trionfo, non afferma di aver appena raggiunto Valentino Rossi, Mike Hailwood e l’altro Giacomo Agostini in vincendo complessivamente su almeno due marchi diversi. L’australiano ha saputo domare e sublimare la RC212V modello 2011; raramente l’adattamento è stato così facile. Phillip Island scandisce uno degli anni più grandi di sempre. Né più né meno.

Questo 16 ottobre 2011, Stoner passa da grande pilota a leggenda, motivo per cui ho selezionato questa gara in particolare. Trasceso nella sua terra, Casey non ha mai lasciato spazio ai dubbi e si è seduto alla tavola dei giganti. Difficile credere che un Gran Premio dopo, l’intero paddock piangesse in onore di Simoncellima non lacrime di gioia questa volta.

Avevi in ​​mente questo Gran Premio d’Australia e l’infortunio di Jorge Lorenzo? Raccontamelo nei commenti!

Non è stato lì che Stoner ha compiuto tutto, portandolo, un anno dopo, al ritiro? Foto: scatola Repsol

Foto di copertina: Scatola Repsol

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