Il primo ministro slovacco Robert Fico ha rifiutato l’invito ucraino a visitare Kiev questa settimana per discutere gli accordi sul transito del gas, ha detto martedì l’agenzia di stampa russa TASS, citando un parlamentare slovacco, nel mezzo di un diverbio sulla fine delle consegne di gas russo.
I flussi di gas russo verso l’Europa sono terminati all’inizio di quest’anno dopo la scadenza dell’accordo di transito tra Kiev e Mosca. L’Ucraina ha rifiutato di estendere l’accordo, cercando di impedire che i proventi energetici vengano inviati a Mosca per finanziare l’invasione che dura da quasi tre anni. Fico ritiene che questa decisione abbia danneggiato l’economia slovacca.
Lunedì il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha suggerito a Fico di recarsi a Kiev per cercare di risolvere la controversia.
La visita a Kiev “non è possibile”, ha detto alla TASS il deputato Tibor Gaspar, che fa parte della delegazione slovacca attualmente in visita a Mosca. “Non credo che ciò avverrà”, ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli.
Il governo slovacco a Bratislava non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento della Reuters. Non ci sono stati commenti immediati nemmeno da Kiev.
Fico ha affermato che la fine dell’accordo di transito ha danneggiato la Slovacchia facendo aumentare i prezzi del gas e ponendo fine alle tasse di transito che aveva guadagnato inviando gas russo ulteriormente in Europa.
Ha cercato di ripristinare i flussi e si è recato a Mosca il mese scorso per incontrare il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino, facendo arrabbiare l’Ucraina.
Fico aveva precedentemente affermato che era vicino un accordo che avrebbe permesso di continuare le consegne di gas attraverso l’Ucraina, cambiando prima la proprietà di quest’ultima. Ma dice che Zelenskiy ha rifiutato qualsiasi espansione dei flussi di gas attraverso l’Ucraina al vertice UE di dicembre.
Il leader slovacco ha minacciato, tra le altre misure, di tagliare le forniture elettriche di emergenza all’Ucraina e di ridurre gli aiuti ai rifugiati ucraini in Slovacchia, se la questione del transito del gas non fosse stata risolta.
Belgio
