By Lucas Sanniti for Le Nord-Côtier | Local Journalism Initiative,
Nel 2014, gli Innu di Uashat mak Mani-utenam hanno approvato tramite referendum un accordo di principio con Hydro-Québec volto a risolvere le controversie e a costruire un rapporto di rispetto. Secondo l’ITUM, Hydro-Québec si è rifiutata di concludere l’accordo e di portarlo a termine.
In una sentenza depositata l’8 gennaio 2025, la Corte Superiore condanna Hydro-Québec per malafede e per violazione dell’onore della Corona nei confronti degli Innu di Uashat mak Mani-utenam, vendicandoli così.
Il tribunale annulla in linea di principio l’accordo del 2014, consentendo agli Innu di riprendere le procedure sul progetto La Romaine e condannando Hydro-Québec a pagare 5 milioni di dollari, più interessi e spese.
“Questa sentenza è per noi una grande vittoria. Questo è un riconoscimento del governo del nostro popolo, che deve essere rispettato dai governi provinciale e federale così come dalle loro società della corona”, ha affermato il capo Mike McKenzie in un comunicato stampa.
ITUM promette inoltre di garantire la difesa dei diritti degli Innu di Uashat mak Mani-utenam e spera che questa sentenza apra la strada verso un nuovo e più positivo rapporto con l’ente statale.