Yazeed Al Rajhi è l’altro grande vincitore della giornata. Il saudita ha fatto segnare il terzo miglior tempo della giornata, a soli 25 secondi da Guillaume. Ma soprattutto, il pilota dell’Overdrive ha preso il controllo dell’evento dopo aver approfittato della sessione di giardinaggio di Henk Lategan. Il sudafricano, fuori dalla Top 10, perde quasi 13 minuti sull’Al Rajhi. La Dakar è appena finita?
Sotto la pressione di Al-Attiyah, Mattias Ekström ha salvato ciò che poteva essere salvato e si è classificato 4° con la sua Ford, in 4:48. È davanti a Rokas Baciuska e alla sua Toyota Overdrive di 2:40. Mitch Guthrie è sesto. Inizialmente terzo nella speciale, Seth Quintero è stato escluso dalla Top 10 dopo aver ricevuto una penalità di 15 minuti.
Nel complesso, Al Rajhi è il nuovo leader con 7:09 di vantaggio su Lategan. Per il 3° posto fa caldo tra Ekström e Al-Attiyah. 31 secondi separano i due uomini. Guthrie è 5° in 56:28, 10 minuti davanti a Matthieu Serradori.
Nelle moto, Luciano Benavides ha vinto con 1:54 di vantaggio su Adrien Van Beveren dopo aver aperto la speciale dall’inizio alla fine, recuperando un bonus di 4:51 decisivo per la vittoria. Leader da lungo tempo e più che mai in vantaggio nella classifica generale, Daniel Sanders è arrivato terzo in 3:04. Seguono Ricky Brabec 4° alle 3:39, Skyler Howes 5° alle 4:40, Ignacio Cornejo 6° alle 4:55 e Tosha Schareina 7° alle 6:46. 21° tempo per Jérôme Martiny che si ritrova 26° nella classifica generale.
Domani la giornata inizierà molto presto con una lunga liaison che porterà i concorrenti sulle sabbie del Quarto Vuoto. Il percorso della speciale, lunga 115 km, può sembrare innocuo. Sarebbe dimenticare che ogni chilometro di dune qui riserva le sue sorprese.
La valutazione sbagliata di una vetta affrontata alla cieca porta rapidamente ad una piroetta, così come una manovra approssimativa può facilmente far rimanere un’auto in una conca per venti minuti! E questo è solo l’inizio del vostro soggiorno nel regno delle dune.
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