Musk, Zuckerberg, Bezos… gli ultimi cinque pazzi dei giganti della tecnologia che mostrano la loro svolta trumpista – vert.eco

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Cronometra la tecnologia. Interferenza nella politica estera, abbandono della lotta contro la disinformazione… mentre Donald Trump si prepara a tornare al potere, i miliardari a capo di alcune delle più grandi aziende tecnologiche stanno compiendo uno spettacolare cambiamento conservatore, a volte a dispetto dei loro impegni passati. Per ingraziarsi il futuro presidente americano, stanno distruggendo il dibattito democratico, negli Stati Uniti e altrove.

Elon Musk insulta la cancelliera tedesca e sostiene l’AFD

Dopo l’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo (Germania) del 20 dicembre, il boss di X, Tesla e SpaceX – e futuro membro del governo Trump – ha insultato più volte sui suoi social network il cancelliere tedesco Olaf Scholz (socialdemocratico).«idiota incapace»e lo ha invitato a dimettersi “immediatamente”.

©Schermata

Lo ha decretato anche Elon Musk “solo AFD”un partito di estrema destra in ascesa a pochi mesi dalle prossime elezioni federali, potrebbe farlo “salvare la Germania”. Anche se questo attacco è stato commesso da un uomo contrario all’immigrazione, che aderisce alle idee dell’AFD.

Posizioni pubbliche completamente folli da parte di Musk, mentre si prepara a entrare nel governo di un paese alleato. Soprattutto se sappiamo che l’AFD ha scioccato tutta la Germania quando la stampa ha rivelato il suo progetto segreto di “remigrazione” di tedeschi di origine straniera, solo un anno fa.

???? Elon Musk accusa il primo ministro britannico di essere stato “complice” di reti criminali infantili

Negli anni 2000, alcune bande organizzarono lo stupro di migliaia di bambini e adolescenti nel Regno Unito. Elon Musk ha ripetutamente accusato Keir Starmer, capo della procura del paese tra il 2008 e il 2013, di aver trascurato questi crimini perché molti dei loro autori erano di origine straniera, in questo caso pakistana. Se dalle indagini ufficiali sono emerse enormi disfunzioni, Musk non ha prove di ciò che dice su Keir Starmer. Oltre a questa gravissima accusa contro il capo del governo britannico, ha chiesto Musk “prigione per Starmer”.

Elon Musk il 26 ottobre 2024 a Lancaster, Pennsylvania (Stati Uniti). © Immagini Getty tramite AFP

???? Mark Zuckerberg rimuove il meta fact-checking e consente l’incitamento all’odio

Donald Trump voleva vederlo in prigione, perché lo aveva bandito dalle sue reti dopo l’assalto al Campidoglio del gennaio 2021: Mark Zuckerberg ha compiuto una svolta di 180 gradi, pochi giorni prima dell’insediamento di Trump. Ha appena annunciato che Meta (Facebook, Instagram) eliminerà i suoi team di fact-checking negli Stati Uniti (nostro articolo), cosa che Zuckerberg accusa “censura”per sostituirli con note scritte dalla comunità. Come su X, social network diventato un incubo di disinformazione. I suoi team di moderazione americani si sposteranno dalla California, uno stato progressista, al molto conservatore Texas.

Mark Zuckerberg (a destra), intervistato questo fine settimana dal podcaster di estrema destra Joe Rogan (a sinistra).

Essendo diventato un massacratore del wokismo, dice di volere “più energia maschile” e meno diversità, come ha spiegato sabato al podcaster mascolinista Joe Rogan. Meta sta mettendo fine alla sua politica di inclusione delle minoranze e ha addirittura eliminato dai suoi termini di utilizzo il divieto di paragonare i neri alle macchine agricole o le donne alla proprietà.

???? Il Washington Post di Jeff Bezos censura una caricatura… di Jeff Bezos

Nel 2024, per la prima volta nella sua storia, il venerabile Washington Post, acquistato da Jeff Bezos nel 2013, non ha chiesto il voto per uno dei candidati alle elezioni presidenziali, dopo aver invitato i suoi lettori a scegliere il campo democratico in le ultime quattro elezioni. Alcuni hanno visto questo come il segno distintivo del miliardario, le cui aziende (in particolare Amazon) dipendono in parte da appalti pubblici con il governo. Jeff Bezos, un tempo bersaglio degli attacchi di Donald Trump, si è difeso da ogni interferenza in questa scelta, ma questa decisione ha portato a diverse dimissioni dal giornale. All’inizio di gennaio 2025 è stata la famosa fumettista Ann Telnaes a chiudere la porta di “WaPo” perché una delle sue caricature veniva censurata per la prima volta. Raffigurava diversi miliardari, tra cui Jeff Bezos, che offrivano sacchi di denaro a una statua di Donald Trump.

Il disegno è stato rifiutato dal Washington Post, che ha spinto Ann Telnaes a dimettersi.

???? Jeff Bezos, Sam Altman e Mark Zuckerberg finanzieranno la cerimonia di insediamento di Donald Trump

Sono ormai lontani i tempi in cui la Silicon Valley era conosciuta come un paradiso progressista. Jeff Bezos (Amazon, Blue origin, Washington Post), Sam Altman (OpenAI) e Mark Zuckerberg (Meta) sponsorizzeranno la cerimonia di insediamento del futuro presidente Donald Trump, che si terrà il 20 gennaio a Washington DC. incontrerà probabilmente la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il primo ministro ungherese Viktor Orban, il presidente argentino Javier Milei, l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro e forse anche… Éric Zemmour.

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