(AOF) – Emeis avanza dell’1,29% a 6,13 euro mentre un collettivo di oltre 200 investitori della società ha annunciato l’intenzione di citare in giudizio l’ex consiglio di amministrazione di Orpea nell’ambito di un’azione collettiva. “Insieme, gli investitori chiedono un risarcimento per le perdite subite in un’azione collettiva senza precedenti contro l’ex consiglio di amministrazione e i revisori dei conti della società”, hanno affermato in una nota.
Dalla pubblicazione nel 2022 del libro “I becchini”, Orpea ha dovuto affrontare accuse di gravi inadempienze nella cura degli anziani e di appropriazione indebita finanziaria.
Il collettivo, che precisa di aver già riunito 230 investitori ricorrenti, aspira ad ottenere un risarcimento dopo le perdite subite a causa del crollo della borsa e della messa della società in procedura di salvaguardia.
Gli investitori hanno tempo fino al 10 gennaio per contattare il Collettivo degli investitori Orpea, che intende depositare la citazione ufficiale presso il tribunale commerciale di Parigi prima del 25 gennaio, data di prescrizione dei fatti contestati.
Le azioni Emeis sono scese del 65% in un anno, mostrando il secondo calo più grande dell’indice SBF 120 (escluso Vivendi) nel 2024 dietro Atos.
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Punti chiave
– Numero 1 europeo nell’assistenza alle persone dipendenti a livello mondiale con quasi 94.000 posti letto e 1.031 strutture, creato nel 1989;
– Fatturato pari a 5,2 miliardi di euro, distribuito tra Francia-Benelux per il 58%, Europa Centrale per il 26%, Europa dell’Est per il 10%, Penisola Iberica e America Latina (Brasile, Cile e Uruguay) per il 5,5% poi Cina e Emirati Arabi Uniti Emirati;
– Cinque attività: case di riposo (residenti con più di 80 anni), residenze assistite (residenti con più di 70 anni), cliniche mediche e psichiatriche, servizi e cure domiciliari;
– Modello di creazione di valore basato sulla selettività internazionale, sulla riduzione del possesso di beni immobiliari, sul risanamento della situazione finanziaria e sul miglioramento delle condizioni di lavoro portando ad una migliore considerazione dei bisogni dei residenti o dei malati;
– Capitale controllato al 50,2% da 4 azionisti che agiscono di concerto: la Caisse des Dépôts per il 22,4%, la Mutua degli insegnanti di Francia per il 14,8%, la MACSF per il 7,4% e CNP Assurances per il 5,6%;
– Rinnovo della governance, Guillaume Pepy presiede il consiglio di 13 direttori, Laurent Guillot direttore generale.
Sfide
– Agilità del modello di business guidato da un comitato esecutivo ricostruito:
– rifocalizzazione su Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Irlanda, Spagna e Austria,
– implementazione di sinergie tra imprese, semplificazione e unificazione dell’infrastruttura informativa (budget 2024 pari al 3% del fatturato),
– ristrutturazione finanziaria – fatturato di 800 miliardi di euro entro la fine del 2025, rapporto LTV inferiore a 50,
– ottimizzazione del portafoglio immobiliare attraverso locazioni e cessioni, tra cui 8 cliniche acquistate nel mese di luglio per 185 milioni di euro,
– innovazione focalizzata sulla digitalizzazione e ottimizzazione delle cure;
– Roadmap ambientale “Green building” 2030:
– riduzione del 16%, rispetto al 2019, entro il 2025 e del 30% entro il 2030 dei consumi energetici e, per le emissioni di carbonio, del 17% quindi del 30%,
– audit energetici, produzione di energia rinnovabile a livello di stabilimento;
– Dopo le ristrutturazioni finanziarie da dicembre a marzo (aumento di capitale e conferimento di capitale), bilancio ancora stretto: rapporto LTV del 55% alla fine del 2023, patrimonio netto di 1,9 miliardi di euro e liquidità di 856 milioni di euro.
Sfide
– Recupero in Francia (tasso di occupazione delle case di riposo a 83,8 a settembre contro 85,6% per il gruppo) per la quale si prevede un contributo del 75% al recupero del margine;
– Strategia immobiliare rallentata dalle tensioni sul mercato immobiliare:
– obiettivi: proprietà del 20 e 25%, rispetto al 46% nel 2022, di un portafoglio da 4,8 miliardi di euro e creazione nel medio termine di una società immobiliare dedicata con un margine di promozione del 10%,
– esecuzione: 340 milioni di euro al netto delle vendite previste nel 2024, contro 449 milioni di euro netti attesi e rischio di vendita di attività operative (comprese le operazioni) per migliorare la situazione finanziaria entro l’inizio del 2025;
– Domande sulle conseguenze della recente acquisizione del patrimonio immobiliare e delle case di riposo in Germania, Italia e Lussemburgo dell’ex socio Sig. Lugano;
– Dopo un incremento dei ricavi dell’8,4% a fine settembre, si prevede al 2024 un margine operativo lordo prossimo ai 730 milioni di euro;
– Ambition 2025: 5,23 miliardi di euro di ricavi, in crescita del 9% annuo, e margine operativo del 20%;
– Assenza di dividendo.