SE l’estate ha il suo lotto a rischio incendiola stagione invernale è lungi dall’essere risparmiata. Le fonti sono diverse ma anche gli incendi sono numerosi. Ma, come ripete il responsabile del centro soccorso di Uzès, capitano Alessio Piettele precauzioni possono limitare i rischi.
Incendio in inverno: l’importanza della manutenzione dei vostri impianti di riscaldamento
L’arrivo della stagione fredda innesca la messa in funzione dei vari apparecchi di riscaldamento presenti in casa e, con essa, la loro indispensabile manutenzione. “Per quanto riguarda le caldaie a gas, è necessario far controllare ogni anno da un idraulico professionista che la combustione avvenga correttamente per evitare il rischio di avvelenamento da CO2, un gas inodore” richiama il pompiere.
IL padelle et camini deve anche essere spazzato ogni anno. “Il rischio, se ciò non viene fatto, è che il moggio si spacchi e le fiamme si diffondano nel sottotetto e nel tetto”, ricorda Alexis Piette. “L’ideale sarebbe che il condotto arrivasse fino in cima per garantire una buona impermeabilità.
Il professionista verifica così il buono stato del condotto oltre a pulirlo. “È anche prudente far controllare il quadro elettrico da un professionista, perché le viti allentate, ad esempio, possono creare scintille…”. Infine, anche i piccoli apparecchi elettrici, come gli apparecchi per il riscaldamento degli ambienti, possono rappresentare un rischio se utilizzati in modo continuativo. “Vanno accesi solo per portare a temperatura una stanza”.
La Prefettura del Gard emette un promemoria sull’avvelenamento da monossido di carbonio
In un recente comunicato stampa, la Prefettura del Gard ha ricordato il pericolo di rischi legati all’avvelenamento da monossido di carbonio, ancora più diffuso in inverno. “Dall’inizio di ottobre 2024, 22 persone sono state avvelenate dal monossido di carbonio a Gard, 16 sono state ricoverate in ospedale, 2 delle quali hanno dovuto essere curate in una camera iperbarica, e due persone sono morte”precisa il comunicato stampa.
Avvelenamento da monossido di carbonio: come evitarlo?
- Far revisionare regolarmente, almeno una volta all’anno, gli apparecchi a combustione destinati al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, da un professionista qualificato.
- Ogni anno far pulire i condotti di evacuazione dei fumi da un professionista qualificato.
- Ventilare le case ogni giorno.
- Non ostruire mai le griglie di ventilazione, anche in condizioni di freddo estremo.
- Non utilizzare mai i generatori all’interno di edifici o in spazi chiusi: azionarli esclusivamente all’aperto.
La Prefettura ogni inverno ricorda queste misure preventive, insistendo sul non utilizzo degli apparecchi non destinati al riscaldamento. Si ricorda che in tutte le abitazioni è obbligatoria l’installazione di un rilevatore di fumo autonomo (Daaf).
L’obbligo del pennello pulito, il famoso VECCHIO
Una casa su due distrutta dall’incendio è scarsamente sgomberata. Da ottobre a febbraio si svolge la prima fase di diradamento: taglio di alberi, arbusti e rami e organizzazione di grandi potature. “Con le piogge autunnali, il pennello sarà pesante”, avverte Alexis Piette “È importante iniziare”..
Le abitazioni interessate dagli obblighi di sgombero legale sono elencate sulla carta del pericolo incendi boschivi della Prefettura (rivolgersi al Comune di riferimento). Riguardano un’area di 50 mq intorno all’abitazione.