Un adolescente di 15 anni, sospettato di essere l’autore dell’incendio nella sede della polizia di Pissevin, è stato condannato questo lunedì dal tribunale dei minori di Nîmes a tre anni di internamento in un centro educativo chiuso, compresi due anni di libertà vigilata. Anche lui lo è divieto di soggiorno a Nîmes per tre anni.
Durante l’udienza, l’adolescente ha ammesso di aver appiccato il fuoco ai locali adiacenti all’ufficio di polizia. È rimasto particolarmente confuso dalle impronte che gli investigatori hanno trovato su una tanica di benzina rinvenuta sulla scena. Ma anche il minore lo aveva fatto assicurato di aver agito su richiesta di individui più anzianisenza fare il nome, probabilmente per paura di ritorsioni.
La polizia è ancora riuscita a identificarlo un altro sospettato, un uomo di 28 anni, sospettato di aver preso parte all’operazione, forse addirittura di averla diretta. Egli negò ferocemente e affermò addirittura di non trovarsi a Nîmes al momento dei fatti. Avrebbe dovuto essere processato l’8 novembre, ma aveva chiesto più tempo per preparare la sua difesa e il suo avvocato aveva chiesto ulteriori informazioni. L’udienza è fissata per il 10 gennaio.
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