Borne riprende Barnier sulla protezione accordata agli ex primi ministri

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Fine dell’irricevibilità. Bersagliato da un’eventuale mozione di censura lunedì 2 dicembre, il primo ministro Michel Barnier, in un intervento al tg TF1 martedì scorso, ha chiesto uno stile di vita “più semplice” e più “sobrio”, chiedendo “uno sforzo da parte degli ex”. ministri ed ex primi ministri” per dare l’esempio e, di conseguenza, risparmiare denaro.

Ospite di 3 domenica 1 dicembre, Élisabeth Borne, ex primo ministro da maggio 2022 a gennaio 2024, ha manifestato il suo disaccordo con l’attuale inquilino di Matignon. “Ciò di cui ci si prende cura, quando sei un ex Primo Ministro, è un’auto che accompagna la protezione, la sicurezza che ti è assicurata”, ha ricordato.

“Se Michel Barnier pensa che non ho problemi di sicurezza…” aggiunge amaramente.

Riprendendo Le Figaro, Élisabeth Borne sottolinea le riforme “non tutte popolari”, tra cui quella delle pensioni, da lei portata avanti durante il suo mandato. Quella che oggi è deputata al Parlamento del Calvados ha sostenuto che “protezione e sicurezza sembrano adeguate” alla sua situazione.

Secondo Le Parisien, queste missioni di protezione costerebbero 23.000 euro per agente di polizia e la loro eliminazione farebbe risparmiare 4 milioni di euro all’anno.

Martedì, Élisabeth Borne aveva già espresso le sue divergenze con l’attuale esecutivo, sottolineando di “non essere d’accordo con nulla” riguardo al progetto di bilancio del governo. “Non sono d’accordo né con la parte delle entrate, né con quella delle uscite, né con il bilancio della previdenza sociale, né con lo Stato. Non sono d’accordo con nulla. E nemmeno con il metodo”, ha affrontato.

Articolo originale pubblicato su BFMTV.com

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