Proprio come Elon Musk, Jeff Bezos, il fondatore di Amazon è un multimiliardario. Come lui, monopolizza con i suoi razzi le rampe di lancio di Cape Canaveral in Florida. E se, come lui, ha opinioni politiche, Jeff Bezos è una persona molto discreta. Quindi, quando parla per difendere la sua visione del futuro nello spazio, lo ascoltiamo.
Durante il vertice DealBook 2024ha rivelato le sue ambizioni per Blue Origin (la sua azienda in diretta concorrenza con SpaceX), i suoi pensieri sulla deregolamentazione dello spazio sotto la presidenza Trump e la sua rivalità con il nuovo amico del 47esimo presidente, Elon Musk.
“Se posso aiutarlo, lo farò.”
Jeff Bezos ha sempre criticato le normative che ritiene ostacolino l’innovazione nello spazio. Durante il suo discorso, ha espresso ottimismo sulla collaborazione con Donald Trump per allentare queste regole e sostenere la crescita del settore spaziale. “Se posso contribuire ad allentare alcune normative, lo farò.” » L'imprenditore ha aggiunto che il suo obiettivo non è solo quello di sostenere i suoi progetti personali, ma di liberare l'intero settore spaziale dagli oneri amministrativi.
Secondo lui, ridurre le normative è fondamentale per stimolare gli investimenti e accelerare l’innovazione tecnologica. Tuttavia, la sua visione di questa deregolamentazione differisce da quella di Elon Musk. Mentre Musk è favorevole a un approccio rapido e talvolta rischioso, aggirando le normative per muoversi più velocemente, Bezos punta su un graduale allentamento delle regole. Vuole un quadro che consenta una crescita stabile e sostenibile nel settore, promuovendo al contempo l’innovazione a lungo termine.
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Non c'è motivo di dubitare delle buone intenzioni di Musk
La relazione tra Jeff Bezos ed Elon Musk viene spesso descritta come una guerra fredda. Ma la realtà è più complessa. Se i due imprenditori condividono un’ambizione comune che è quella di rendere l’umanità “multiplanetaria”, i loro approcci divergono notevolmente. Alla guida di SpaceX, Elon Musk vuole puntare sulla velocità e sull'audacia dei suoi progetti. Il che comporta, tra le altre cose, la colonizzazione di Marte. Da parte sua, Jeff Bezos crede nella massima secondo cui “non ha senso scappare”. Fedele alla sua visione metodica, sottolinea la creazione di infrastrutture sostenibili, come la costruzione di colonie lunari.
Quando gli è stato chiesto del rapporto tra Musk e Trump, ha spiegato di aver preso l'impegno di Musk “per oro colato” e di non vedere motivo di dubitare delle sue promesse di non usare i suoi legami politici per danneggiare i suoi concorrenti, inclusa Blue Origin.
Creare una “autostrada spaziale” da qui alla Luna
La dimensione spaziale del futuro di Bezos non si limita alla semplice competizione con SpaceX. “Penso che un giorno Blue Origin diventerà un’azienda più grande di Amazon”. Per Bezos l’obiettivo non è solo avere successo nel settore spaziale, ma costruire un sistema sostenibile che permetta all’umanità di prosperare nello spazio a lungo termine.
Anche in questo caso il suo approccio differisce da quello di Elon Musk. Jeff Bezos punta sulla Luna come trampolino di lancio per l’espansione umana nello spazio. A differenza di SpaceX, il cui obiettivo principale è la colonizzazione di Marte, Blue Origin vede la Luna come un luogo strategico per stabilire una presenza umana duratura. L'idea del fondatore di Blue Origin è infatti quella di creare una “autostrada spaziale”, un'infrastruttura che consenta a risorse e persone di circolare tra la Terra e la Luna prima di intraprendere esplorazioni più lontane.
