La Francia, leader nell’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) russo nel 2024, si sta preparando a cambiamenti significativi nei suoi flussi energetici. Elengy, operatore di tre terminali GNL nel Paese, ha annunciato di aver adottato misure per conformarsi al 14° pacchetto di sanzioni dell'Unione Europea, entrato in vigore nel giugno 2024. Tali sanzioni mirano a vietare il trasbordo di GNL di origine russa a partire da marzo 2025.
Misure europee contro il GNL russo
Adottate per frenare l’influenza della Russia nel settore energetico europeo, queste sanzioni includono anche altre restrizioni al commercio di GNL. Secondo S&P Global Commodity Insights, l’Unione Europea ha importato circa 13,9 milioni di tonnellate di GNL russo dall’inizio dell’anno, di cui 5,4 milioni di tonnellate attraverso la Francia. Questi dati mostrano un aumento significativo rispetto all’anno precedente, evidenziando l’importanza strategica del GNL russo per la Francia.
Reazioni di altri operatori europei
Il terminal di Zeebrugge in Belgio, gestito da Fluxys, ha recentemente annunciato di essere pronto ad attuare queste sanzioni. La cooperazione transfrontaliera tra gli operatori sembra essenziale per ridurre al minimo le interruzioni nell’approvvigionamento energetico dell’Europa, soprattutto durante i periodi di elevata domanda invernale.
Conseguenze per il mercato europeo
Sul mercato, i prezzi del GNL destinato all’Europa nordoccidentale rimangono elevati, raggiungendo i 14,27 $/MMBtu a fine novembre 2024, secondo i dati Platts. Questa situazione riflette le continue preoccupazioni sull’offerta e sull’aumento della domanda legata al freddo invernale. Le future restrizioni potrebbero esacerbare queste tensioni, spingendo i paesi europei a diversificare ulteriormente le loro fonti di importazione di GNL.
Con l’avvicinarsi della scadenza di marzo 2025, l’attuazione delle sanzioni rappresenterà una sfida operativa e strategica per Elengy e altri attori europei. Queste misure sottolineano anche l’impegno dell’Unione Europea a ridurre la propria dipendenza energetica dalla Russia.
