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Le discussioni su un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Libano stanno procedendo rapidamente, segnando un passo importante per la stabilizzazione del confine meridionale del Libano. Secondo funzionari statunitensi e israeliani, i termini dell’accordo sono stati concordati in linea di principio da entrambe le parti, anche se alcuni dettagli restano da definire.
In attesa di approvazione da parte di Israele
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato l’accordo “in linea di principio” durante una consultazione sulla sicurezza domenica sera, secondo fonti citate dalla CNN. Permangono tuttavia riserve da parte israeliana, in particolare sugli aspetti operativi che devono ancora essere discussi e comunicati al governo libanese. L’approvazione definitiva è attesa dopo la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano prevista per martedì.
Nonostante i progressi nei colloqui, fonti hanno avvertito che lo scontro a fuoco in corso tra Israele e Hezbollah potrebbe mettere a repentaglio i colloqui se si verificasse un’escalation inaspettata.
Struttura dell’accordo e supervisione
Secondo Sky News Arabia, l’accordo includerà un meccanismo di supervisione guidato da un comitato di cinque membri. Questo comitato sarà composto da Stati Uniti, Francia, Libano, Israele e UNIFIL. La partecipazione della Francia, inizialmente contestata da Israele, è stata infine accettata, in accordo con le richieste libanesi e con l’insistenza del presidente Nabih Berri.
Il testo prevede inoltre un ritiro graduale delle truppe israeliane dal sud del Libano entro 60 giorni, consentendo il dispiegamento delle forze armate libanesi nelle aree interessate, in coordinamento con l’UNIFIL.
Cauto ottimismo
Funzionari israeliani, citati da Maariv et Israele Hayomha indicato che l’accordo potrebbe essere firmato entro la fine della settimana se non si presenteranno ostacoli imprevisti. Fonti libanesi vicine a Nabih Berri, riportate da Al-Jadeed, affermano che “tutti gli ostacoli ai negoziati per il cessate il fuoco saranno rimossi nei prossimi giorni”.
Tuttavia, il costante scontro a fuoco tra Israele e Hezbollah rimane una potenziale minaccia per il successo dei negoziati. Gli sforzi degli Stati Uniti per mantenere un equilibrio tra le due parti rimangono cruciali.
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