I mercati azionari mondiali aspettano e vedono prima dell’inflazione statunitense

I mercati azionari mondiali aspettano e vedono prima dell’inflazione statunitense
I mercati azionari mondiali aspettano e vedono prima dell’inflazione statunitense
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Parigi (awp/afp) – I mercati azionari mondiali sono in rialzo venerdì, davanti all’indice d’inflazione americano, ad eccezione della Borsa di Parigi, più nervosa con l’avvicinarsi del primo turno delle elezioni legislative in Francia e mentre il divario tra Francia e Germania il tasso debitore continua ad ampliarsi.

In Europa intorno alle 13 la Borsa di Francoforte ha guadagnato lo 0,65%, Londra lo 0,59% e Milano lo 0,41%. Solo la Borsa di Parigi è rimasta ancorata in rosso (-0,27%). Alle 13:25 lo SMI è salito dello 0,09%.

Sul mercato obbligazionario, il tasso debitore francese a 10 anni ha continuato ad aumentare, al 3,33%, raggiungendo il livello più alto dal 6 novembre. Il giorno prima aveva chiuso al 3,27%. Il tasso alla stessa scadenza ha raggiunto il 2,47%, rispetto al 2,45%.

Il divario tra questi due tassi, che è un indicatore della fiducia del mercato in Francia, è improvvisamente aumentato sotto l’effetto dell’instabilità politica causata dall’annuncio a sorpresa dello scioglimento dell’Assemblea nazionale.

Il mercato non è già molto fiducioso nella capacità della Francia di riportare il deficit pubblico al di sotto della soglia del 3% del PIL entro il 2027, e teme l’attuazione di costosi programmi economici dopo le elezioni legislative.

Il primo round “ci permetterà di farci un’idea dei possibili esiti”, hanno commentato gli analisti di Deutsche Bank.

Ma giovedì sera la situazione sembrava congelata nei sondaggi, che davano il Raggruppamento Nazionale (estrema destra) chiaramente favorito con il 36% delle intenzioni di voto, davanti all’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare che ha preso mezzo punto al 29%. , secondo il barometro quotidiano Ifop-Fiducial di LCI, Le Figaro e Sud Radio.

Sotto lo slogan “Insieme per la Repubblica”, il campo macronista è ancora indietro al 21%, mentre la destra tradizionale (I repubblicani) è relegata al 6,5%.

Inoltre, “un divario di tasso più elevato” tra Francia e Germania significa un minore appetito per l’euro”, spiega Ipek Ozkardeskaya, analista della Swissquote Bank.

Sul mercato dei cambi, la moneta unica europea è rimasta invece stabile (+0,03%) contro il biglietto verde, a 1,0707 dollari.

All’ordine del giorno della sessione, gli investitori stanno digerendo gli indici d’inflazione europei per il mese di giugno. L’inflazione è scesa nuovamente in giugno in Francia, al 2,1% su base annua; ha rallentato in Spagna, al 3,4% in un anno; ed è rimasto stagnante in Italia, allo 0,8% su un anno.

Ma è soprattutto l’indice americano dei prezzi PCE di maggio, che dovrà essere pubblicato prima dell’apertura della Borsa di New York, ad essere il più atteso. L’indice d’inflazione più seguito dalla banca centrale americana (Fed), dovrebbe restare stabile per un mese, dopo essere aumentato dello 0,3% in aprile.

In questa attesa, i contratti futures dei tre principali indici di Wall Street suggeriscono un’apertura in rialzo: il Nasdaq ha guadagnato lo 0,42%, l’S&P 500 lo 0,35% e il Dow Jones lo 0,09%.

JD Sports guidato da Nike

La catena britannica di abbigliamento sportivo JD Sports Fashion ha ceduto il 4,63% a Londra, penalizzata dalla partnership con il produttore americano di attrezzature sportive Nike, che giovedì ha pubblicato un fatturato inferiore alle aspettative.

A New York, Nike ha perso quasi il 15% nel commercio elettronico prima dell’apertura dei mercati.

Il petrolio sta crescendo

I prezzi del petrolio si sono mossi in positivo, spinti dalle crescenti tensioni geopolitiche, nonché dalla prospettiva di un rallentamento dell’inflazione americana.

Intorno alle 12.50 il prezzo del barile di Brent del Mare del Nord, con consegna nel mese di agosto, ultimo giorno di contrattazioni, è aumentato dello 0,75% a 87,04 dollari. Il suo equivalente americano, un barile di West Texas Intermediate (WTI), con consegna lo stesso mese, è aumentato dello 0,76% a 82,36 dollari.

Bitcoin è rimasto stabile (+0,04%) a 61.441 dollari.

afp/fr

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