“La guerra in Ucraina non sarebbe mai avvenuta con me” al potere, ha insistito giovedì Donald Trump durante il primo dibattito contro Joe Biden. “È vero!”, concorda ad alta voce Monika Rothenbuhler, tra gli applausi in un bar di San Francisco.
Il vicepresidente del partito repubblicano locale è in terreno conquistato, nel pub scelto dai conservatori per assistere insieme al duello televisivo, in una città dove rappresentano una minoranza di elettori.
Le numerose invettive e sarcasmi di Donald Trump rivolti al presidente democratico vengono accolti con risate e grida di approvazione, mentre ogni esitazione e schiarimento di gola di Joe Biden fa esultare il pubblico.
Tranne Hazel Reitz, 80 anni. “Non capisco una parola di quello che dice”, dice, sopraffatta, al suo vicino. “Sì, è davvero triste”, risponde.
Le due donne non si conoscono, ma si sono subito identificate grazie alle loro reazioni opposte a quelle del resto del pubblico.
“Mio Dio…” si lamenta Adina Erridge, mentre Hazel scuote la testa con aria disperata, mentre l’ex capo dello Stato difende il suo atteggiamento durante l’assalto al Campidoglio da parte dei suoi sostenitori il 6 gennaio 2021.
“Almeno articola”
E quando assicura che “evacuerà” tutti i migranti clandestini dagli Stati Uniti, esclamano in cuor loro: “E come lo farete?!”.
Le due donne, che voteranno per Joe Biden senza alcun entusiasmo, sono arrivate con i loro mariti, dubbiosi repubblicani.
Prima dell’inizio del dibattito, Hazel Reitz sperava che gli scambi tra i due politici sarebbero stati “divertenti”, ma un’ora dopo sembrava abbattuta. “Biden è troppo vecchio”, riassume.
“Trump non risponde alle domande, e questo è tipico di lui. E probabilmente non sta dicendo la verità. Ma almeno è eloquente. È lui che ha vinto (il dibattito)”, aggiunge Adina Erridge, 55 anni.
Al Continental Club, un bar nel centro di Los Angeles, è palpabile anche la frustrazione di un pubblico in gran parte democratico.
Ma Mike McFarland rifiuta di ammettere la sconfitta del suo candidato.
“Ci sono le apparenze e ci sono i fatti. E quello che conta per me sono i fatti. Quindi per me ha vinto Biden”, ha dichiarato. “Anche se lo so, dal punto di vista dell’immagine non ha un bell’aspetto.”
Ha scelto la serata come primo appuntamento con una potenziale fidanzata, Denise Hernandez… fervente sostenitrice di Donald Trump. “Siamo d’accordo nel non essere d’accordo”, scherzano.
“Non qui!”
Al Kezar Pub di San Francisco cala il silenzio quando i candidati vengono interrogati sulla crisi degli oppioidi, che sta seminando il caos in una città dove i dipendenti ben pagati della Silicon Valley si confrontano quotidianamente con i tanti senzatetto spesso sotto l’influenza di farmaci.
“L’uso del fentanil è diminuito per un certo periodo”, azzarda Joe Biden. “Non qui!” grida una donna.
Agli attivisti repubblicani piace chiaramente incontrarsi, anche se di solito sono molto isolati a San Francisco. Donald Trump ha ricevuto il 9% dei voti nel 2016 e quasi il 13% nel 2020.
“Ha vinto Trump?”, si chiede John Dennis, presidente del partito della città californiana, con un grande sorriso. La stanza impazzisce.
“Temevo che Trump fosse troppo aggressivo fin dall’inizio, ma ha fatto molto bene”, commenta all’AFP. “Basta dare a qualcuno abbastanza corda per impiccarsi ed è quello che Trump ha fatto con Biden”.
“È arrabbiato perché gli abbiamo derubato negli ultimi quattro anni”, assicura Monika Rothenbuhler, riferendosi alle accuse infondate del miliardario e dei suoi sostenitori sui brogli elettorali nel 2020.
Ma “è mentalmente e fisicamente al top della sua forma”, afferma entusiasta. “Non credo che possa fare molto di più.”
