Secondo un recente studio di Goldman Sachs, i prezzi delle auto elettriche dovrebbero presto scendere drasticamente. Spieghiamo perché.
Sappiamo che molti francesi sono ancora riluttanti ad abbandonare la propria auto termica a favore dei veicoli elettrici, per diversi motivi. Ci sono ovviamente queste preoccupazioni, non sempre fondate, riguardo l'autonomia e la ricarica. Ma soprattutto c’è il prezzo, generalmente più alto per un elettrico.
Per incoraggiare gli utenti a fare il grande passo, negli ultimi anni sempre più produttori si sono impegnati a lanciare veicoli a prezzi accessibili. Pensiamo ad esempio alla Renault con la sua futura Twingo elettrica sotto i 20.000 euro, o alla R5 e-Tech in versione Evolution, annunciata a 23.990 euro al netto dell'ecobonus. La Volkswagen lancerà anche il sostituto della e-Up, una city car elettrica che dovrebbe essere venduta a circa 20.000 euro.
Ma il problema è che stiamo ancora aspettando questi modelli più accessibili. Citroën ha sicuramente preso il comando con la ë-C3, ma le proposte a questo prezzo sono ancora rare, almeno tra i marchi francesi.
Ma state tranquilli, secondo un recente studio condotto da Goldman Sachs, si prevede che i prezzi delle auto elettriche diminuiranno drasticamente a partire dal 2026. La causa? La costante diminuzione del costo del pacco batteria per kWh.
Batterie più economiche, auto più economiche
Già tra il 2022 e il 2023 il kWh ha perso in media 4 dollari, passando da 153 a 149 dollari. E secondo il rapporto, questa dinamica dovrebbe continuare un forte calo dei prezzi previsto tra il 2024 e il 2026.
Per Goldman Sachs ci sono due spiegazioni per questo calo dei prezzi. Innanzitutto c'è i progressi compiuti sui pacchi batteria. Pensiamo, ad esempio, alle batterie ibride della cinese CATL, che si basano sia sul sodio che sul litio per costi di produzione inferiori e prestazioni equivalenti.
In Europa anche l’azienda svedese Northvolt ha presentato la sua tecnologia delle batterie al sodio. Con una capacità energetica di 160 W/kg, è quasi al livello delle batterie LFP (litio, ferro e fosfato).
E poi, iosi registra una diminuzione del costo delle materie prime. Iniziato nel 2022, dovrebbe logicamente proseguire fino al 2030. Grazie a questi due fattori, Goldman Sachs prevede una riduzione del 40% dei prezzi dei veicoli elettrici.
Fonte: Automobile Propre