In un comunicato stampa, il pubblico ministero di Draguignan ha annunciato venerdì 22 novembre che Stéphane Bonifay, direttore della società Ecorecept liquidata nel 2023, nonché membro della direzione generale del gruppo materiali Bonifay e vicepresidente della Camera di Commercio e Industria du Var, è sospettato di traffico di rifiuti. Il leader del Var era già stato messo in custodia cautelare lo scorso agosto, come vi ha rivelato France Bleu Provence, sospettato di essere il mandante dell'incendio del marzo 2023 presso il centro di riciclaggio di Bormes-les-Mimosas.
In questo nuovo caso, nel 2023 il “Centro economico, finanziario e ambientale” della Procura di Draguignan ha aperto un'indagine sul traffico di rifiuti dopo diversi controlli DREAL sui siti di attività della società Ecorecept. Tali controlli hanno consentito di scoprire fatti di gestione illecita dei rifiuti.
“Le indagini affidate alla brigata di ricerca della gendarmeria di Brignoles hanno rivelato che la società diretta da Stéphane Bonifay ha vinto numerosi appalti pubblici per il trattamento dei rifiuti, in particolare per la metropoli di Tolosa e l'agglomerato di Brignoles, offrendo prezzi molto bassi” indica il pubblico ministero. Si stimano i profitti derivanti dalle violazioni e dai danni ambientali 10 milioni di euro.
Rifiuti trasferiti illegalmente in Spagna o sepolti a Flassans-sur-Issole
Secondo l'accusa si tratta di pratiche “molto competitivo” sono stati resi possibili da “violazione di tutte le norme sullo smaltimento dei rifiuti”. Con in particolare la mancanza di trattamento dei rifiuti destinati al riciclo e il stoccaggio di rifiuti pericolosi dalla saturazione dei siti La Garde e Six-Fours-les-Plages
Anche centinaia di tonnellate di rifiuti sono state trasferite illegalmente in Spagna. Sul luogo dell'incidente sarebbero stati sepolti anche migliaia di tonnellate di rifiuti, compresi quelli inerti Cava Saint-Baillon a Flassans-sur-Issole.
Sequestrati beni di delitto per 2,5 milioni di euro
L'indagine ha portato anche al sequestro di beni di delitto per un ammontare di 2,5 milioni di euro. Questi sequestri riguardano conti bancari del leader del Var ma anche immobili e barche.
Stéphane Bonifay e la sua compagnia vengono convocati 1 aprile 2025 davanti al tribunale penale di Draguignan.
L'accusa precisa inoltre che, essendo stata posta in liquidazione coatta amministrativa la società Ecorecept, la società che ha rilevato i siti di lavorazione “ha dovuto sostenere i costi degli interventi di messa a norma”.