Assassinio di Port-Gruissan alle Assises de l’Aude: l’imputato afferma di non ricordare nulla

Assassinio di Port-Gruissan alle Assises de l’Aude: l’imputato afferma di non ricordare nulla
Assassinio di Port-Gruissan alle Assises de l’Aude: l’imputato afferma di non ricordare nulla
-

Patrick Gérard, cittadino belga di 67 anni, è sotto processo alle Assises de l’Aude dal 25 al 28 giugno per l’omicidio intenzionale di Franck Tamba nel porto di Gruissan il 5 luglio 2018.

È un uomo di 67 anni, Patrick Gérard, a comparire per l’omicidio di Franck Tamba, morto a Gruissan all’età di 54 anni il 5 luglio 2018. Dopo due anni e mezzo di custodia cautelare e un rinvio a giudizio sotto controllo giudiziario fino ad oggi, è libero di comparire davanti al tribunale questa settimana. La prima giornata dell’udienza, presieduta da Sylvie Gossent, fa luce sulla personalità dell’imputato.

Alto, snello, quest’uomo con rari capelli bianchi, barba e baffi bianchi, non è molto loquace. Imperturbabile, non ha battuto ciglio in nessun momento dell’udienza. Senza negare la sua responsabilità in questa tragedia, afferma di non ricordare nulla.

Pensionato, vive su una barca nel porto di Gruissan

Bisogna spingerlo al limite, come fa il presidente, per imparare qualche frammento della sua vita. Di nazionalità belga, è stato potatore prima di lasciare il Belgio per l’Aude dopo il suo pensionamento. Divorziato, è padre di due figlie e ha subito un trauma durante la separazione della coppia, causato dal rapporto tra il proprio fratello e la moglie. Ammette di essersi rifugiato nell’alcol per sfuggire alla realtà. All’epoca dei fatti egli viveva sia nell’abitazione della compagna, anch’essa cittadina belga, sia su una barca ormeggiata nel porto di Gruissan. Guadagnava una piccola pensione in più facendo i mercati, con un banco di salumi. Ha anche mantenuto la seconda casa della sua compagna a Floure e, d’estate, vi accoglieva gli inquilini. A quel tempo andò a vivere nel porto di Gruissan su un motoscafo che aveva regalato a sua moglie. Questo descrive “un uomo adorabile, generoso e divertente, un epicureo” con cui condivide bei momenti da circa vent’anni. Minimizza l’alcolismo cronico di Patrick Gérard: “È un bevitore allegro, né violento né aggressivo e beve solo molto occasionalmente, solo nei fine settimana, perché è troppo pericoloso con il suo lavoro.”

Un altro testimone, Luc, anche lui belga, amico da trent’anni, visibilmente commosso, ricorda “una persona dal cuore grande. Mi ha insegnato il mestiere! È una persona straordinaria.” Asciugandosi una lacrima, racconta di aver parlato più volte al telefono con Patrick Gérard il giorno prima e di aver ricevuto una telefonata impercettibile il 5 luglio alle 4,30. “È successo qualcosa di inappropriato! In 30 anni non l’ho mai visto attaccare qualcuno. È un grande idiota. Non si scontra mai. È successo qualcosa, non è sua abitudine. È stato minacciato? Si è difeso?

Un ultimo drink… fatale

Il direttore dell’indagine di Flagrance fornirà i dettagli “l’indagine più breve della sua vita”. Un diportista, vedendo un corpo galleggiare nel porto, ha allertato la capitaneria di porto che, a sua volta, ha chiamato la gendarmeria di Gruissan. I gendarmi della brigata territoriale hanno infatti scoperto sul posto un cadavere che galleggiava tra un pontile e un motoscafo. Il sangue macchia il lato di dritta e il pontone e l’acqua è brunastra. Un uomo, subito identificato, esce dalla cabina e spiega che un amico era salito a bordo per bere qualcosa. Menziona un alterco e ammette di averlo pugnalato alla natica. Ma per quest’uomo, che evidentemente è ancora nei vapori dell’alcol, la breve notte è finita lì. I tecnici delle indagini penali, assistiti dai loro colleghi subacquei, effettuano le analisi e Patrick Gérard viene messo in custodia di polizia per omicidio. Nelle udienze successive, e fino al processo, non ha negato, ma ha sostenuto di non ricordare nulla. È proprio la densità di queste zone grigie che le udienze dei prossimi giorni cercheranno di dissipare.

-

PREV Il Brestois che ha accoltellato la sua compagna a Rennes sfugge all’ergastolo
NEXT Perché il dibattito Biden-Trump di giovedì preoccupa il mondo intero