“Mille giorni di sofferenza, mille giorni d’amore”. Papa Francesco è tornato, durante l’udienza generale di mercoledì mattina in piazza San Pietro, sulla guerra in Ucraina. Denunciando “una vergognosa catastrofe per tutta l’umanità”, ha rinnovato il suo appello alla pace e a restare accanto al “popolo ucraino martire”. Ha letto ai fedeli una lettera di un giovane ucraino che lo implorava di parlare della sua fede e del suo amore che dà senso alle sue ferite.
Xavier Sartre – Città del Vaticano
Dopo la lettera al nunzio apostolico a Kiev, in cui scriveva di voler abbracciare tutti gli ucraini dovunque si trovino, papa Francesco ha parlato a lungo di questa guerra in occasione dei Mille Giorni “l’invasione dell’Ucraina”, “un tragico anniversario per le vittime e per la distruzione causata”. Il Santo Padre lo ha descritto così “una catastrofe vergognosa per l’intera umanità” “che non deve dissuaderci dal restare accanto al popolo ucraino martire, dall’implorare la pace e dall’operare affinché le armi cedano il posto al dialogo e al confronto all’incontro”.
Il Sommo Pontefice ha poi letto la lettera ricevuta due giorni prima da uno studente ucraino che lo aveva pregato, in occasione di questo “millesimo giorno di questa terribile guerra”per parlare non solo delle sofferenze degli ucraini, ma per essere testimone della loro fede. “Anche imperfetto, scrive questo giovaneil suo valore non diminuisce, dipinge con tratti dolorosi l’immagine del Cristo Risorto..
Da destra a sinistra, le mogli dei presidenti dell’Ucraina Olena Zelenska, della Serbia, Tamara Vicic, e della Lituania, Diana Nausedienne
“Nei giorni scorsi, la lettera continua, ci sono state troppe morti nella mia vita. Vivere in una città dove un missile uccide e ferisce decine di civili, assistere a così tante lacrime è difficile. Avrei voluto scappare, avrei voluto tornare bambino abbracciato alla mamma, sinceramente avrei voluto essere silenzioso e pieno d’amore ma ringrazio Dio perché attraverso questo dolore sto imparando ad amare Di più.”
Dolore, segno d’amore
Il Papa continuò a leggere: “Il dolore non è solo un percorso verso la rabbia e la disperazione; se si fonda sulla fede, è una buona maestra di amore”. “Mio padre, grida allo studente, se il dolore che fa male significa che ami, allora quando parli del nostro dolore, quando ricordi questi mille giorni di sofferenza, ricordati anche i mille giorni dell’amore perché è solo l’amore, la fede e la speranza che danno il vero significato alle ferite “.
I fedeli riuniti in Piazza San Pietro hanno accolto con profondo silenzio queste parole provenienti direttamente dall’Ucraina, toccati da questa lettura fatta alla presenza di Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino, precedentemente ricevuta dal Papa, prima della visita al Bambino Gesù. ospedale pediatrico di Roma in giornata.
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