Attacco alla concorrenza: 470 milioni di euro di multa a 4 gruppi di materiale elettrico: News

Attacco alla concorrenza: 470 milioni di euro di multa a 4 gruppi di materiale elettrico: News
Attacco alla concorrenza: 470 milioni di euro di multa a 4 gruppi di materiale elettrico: News
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L'Autorità garante della concorrenza ha inflitto multe di 470 milioni di euro a quattro aziende del settore del materiale elettrico e della distribuzione, Schneider Electric, Legrand, Rexel e Sonepar, per “cartello verticale” tra “produttori e distributori”, ha annunciato mercoledì.

Questo importo significativo, superiore al totale delle sanzioni irrogate dall'Autorità garante della concorrenza nel 2022 e nel 2023, “si spiega in particolare con il fatto che le pratiche di cartello verticale sui prezzi sono costantemente considerate come una delle pratiche anticoncorrenziali più gravi”, ha spiegato la Concorrenza L'Autorità in un comunicato stampa.

Questo accordo, che si estende per un periodo dal 2012 al 2018, riguarda il materiale elettrico a bassa tensione. Avrebbe consentito ai produttori di “fissare i prezzi di rivendita dei loro prodotti ai clienti finali e ai distributori per preservare il loro margine”, secondo l'Autorità garante della concorrenza.

Delle quattro società, il produttore Schneider Electric ha ricevuto la multa più grande: 207 milioni di euro. Il gruppo “contesta fermamente la conclusione” dell'Autorità garante della concorrenza, si legge in un comunicato stampa di mercoledì.

I suoi distributori Rexel e Sonepar sono stati multati rispettivamente di 124 e 96 milioni di euro. La Rexel “si riserva il diritto di ricorrere in appello”, così come il produttore Legrand, condannato a 43 milioni di euro, secondo i rispettivi comunicati stampa.

Nel 2018, a seguito di un rapporto dell’Agenzia francese anticorruzione e di un articolo pubblicato su Mediapart, è stata aperta un’indagine giudiziaria che ha dato luogo a perquisizioni presso le quattro società.

Schneider Electric, Rexel e Legrand sono stati incriminati alla fine del 2022, in particolare per “accordo” e “corruzione attiva” per il primo, “corruzione passiva” per gli altri due, hanno poi annunciato.

Nel dettaglio, l'accordo si sarebbe concretizzato, secondo l'AGCM, nell'ambito del sistema delle “deroghe”, “non illegale” ma che avrebbe “lo scopo di mantenere elevati i prezzi standard in Francia limitando, in particolare, i prezzi intra -concorrenza tra marchi, a scapito dei clienti finali.

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