OSTACOLI ALL’APPLICAZIONE DEI NUOVI PREZZI SUL MENU’ DELL’APS RASSEGNA STAMPA QUESTO MARTEDÌ

OSTACOLI ALL’APPLICAZIONE DEI NUOVI PREZZI SUL MENU’ DELL’APS RASSEGNA STAMPA QUESTO MARTEDÌ
OSTACOLI ALL’APPLICAZIONE DEI NUOVI PREZZI SUL MENU’ DELL’APS RASSEGNA STAMPA QUESTO MARTEDÌ
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Dakar, 25 giu. (APS) – Il resoconto della stampa quotidiana di martedì si concentra essenzialmente sugli ostacoli all’applicazione dei nuovi prezzi per gli attuali beni di consumo, con particolare riguardo alla situazione prevalente nel settore dei prodotti da forno.

Il 13 giugno il governo ha annunciato la decisione di ridurre i prezzi di diversi beni di consumo, tra cui riso, olio e pane, con una sospensione delle tasse per un importo complessivo annuo di 53,4 miliardi di franchi CFA.

Questa decisione entrerà in vigore dopo una riunione dei membri del Consiglio nazionale dei consumatori tenutasi la settimana scorsa.

“Si tratta di un vero e proprio dialogo di ‘sottomissione’ tra lo Stato e l’Associazione dei Mulini Industriali del Senegal (AMIS), che ha deciso semplicemente di fermare la produzione di farina per protestare contro il calo dei prezzi imposto dal Ministro del Commercio”, scrive il quotidiano L’As.

Reagendo alla decisione dei mugnai, il governo “ha messo in guardia con fermezza i mugnai che sembrano pronti ad andare fino in fondo alla loro lotta”, si legge su L’As.

“Lo Stato minaccia i mugnai con la sua ira”, titola.

“Lo Stato brandisce la bacchetta”, dopo la decisione dei mugnai di sospendere temporaneamente la produzione di farina da panificazione, riferisce Le Soleil in un tono molto più diplomatico di quello di L’As.

“Mettendo in guardia i mugnai affinché garantiscano un adeguato approvvigionamento del mercato, il governo assicura che si assumerà tutte le sue responsabilità”, scrive Le Soleil.

Il quotidiano annuncia che verranno inviate missioni di ispezione presso i mulini per valutare le scorte circolanti. “L’esecutivo si oppone ai mugnai”, nota il quotidiano 24 Heures.

“Lotta alla fune tra Stato e mugnai”

“Lo Stato dichiara ‘guerra’ ai mugnai”, espone EnQuête, sullo stesso argomento.

Riferisce che il governo afferma di aver “individuato pratiche commerciali discutibili e intende effettuare missioni di verifica nei mulini”.

“Braccio di ferro tra lo Stato e i mugnai”, sintetizza Libération, aggiungendo che il governo “annuncia controlli sui luoghi”.

La fonte A va oltre citando il Ministro dell’Industria e del Commercio, Serigne Guèye Diop, il quale afferma che l’Associazione dei Mugnai e degli Industriali del Senegal ha deciso di sospendere la produzione e la vendita di farina per “compromettere l’approvvigionamento di pane alle famiglie”.

Anche altri giornali tornano sulla “riluttanza [de certains distributeurs] rispettare i nuovi prezzi”. “Lo Stato batte il pugno sul tavolo e mette in guardia i mugnai”, riferisce Yoor-Yoor, mentre Les Échos osserva che il governo “minaccia e diffama i mugnai”.

Le Quotidien constata che gli industriali “continuano a denigrare l’approccio dello Stato riguardo al calo dei prezzi”.

“Dopo i fornai e i mugnai, cominciano i cementieri”, aggiunge il quotidiano. Più in generale, Le Quotidien ritiene che il governo “dovrebbe impegnarsi per imporre il calo dei prezzi dei prodotti di consumo”.

Il calo dei prezzi dei principali beni di consumo è stato tuttavia “ammesso” dal ministro dell’Industria e del Commercio, secondo Le Mandat. Ricorda che Serigne Guèye Diop “ha finalmente pubblicato l’ordinanza per nuovi massimali di prezzo per alcuni prodotti tra cui olio, riso, zucchero e farina”.

I quotidiani trattano anche altri argomenti. WalfQuotidien, ad esempio, fa il punto sullo stato del settore dell’edilizia, dell’edilizia e dei lavori pubblici. “L’altra faccia della medaglia”, titola il quotidiano, sottolineando che le imprese interessate “hanno un debito pubblico di 300 miliardi” di franchi CFA.

“Evitare, con il Covid-19, di creare una crisi che non esiste”

Rewmi Quotidien parla dei casi di Covid-19 registrati tra i pellegrini senegalesi di ritorno dalla Mecca. A questo proposito, il giornale riprende la raccomandazione del dottor Abdoulaye Bousso, esperto in gestione delle emergenze e delle catastrofi sanitarie. “Dobbiamo evitare di creare una crisi che non esiste”, avverte lo specialista.

“Per la prima valutazione dei test Covid-19 tra i pellegrini sono stati rilevati 78 casi. Il Ministero della Salute chiede l’uso delle mascherine, la rinuncia al ‘ganalé’ [des pèlerins] e serenità”, riferisce Bés Bi Le jour.

Il quotidiano Kritik’ attende, se non addirittura impaziente, la dichiarazione di politica generale del Primo Ministro. Ousmane Sonko presenterà ai deputati il ​​programma del suo governo.

Un messaggio “tanto atteso”, [puisque le chef du gouvernement]che abbraccia troppe questioni, non deve lasciare alcun margine di manovra ai suoi detrattori che non perdoneranno alcuna omissione o virgola sulla tabella di marcia per proporre di far uscire il Paese dalla routine”, commenta lo stesso giornale.

“A parte i toni rumorosi, è il contenuto del discorso da servire alla nazione che sarà decisivo per questo pericoloso esercizio del capo del governo”. Ousmane Sonko “ha visto il progetto in un sogno, [qu’il] non avrà certamente difficoltà a definire gli assi principali su cui il tandem intende fare affidamento per il quinquennio”, conclude Kritik’.

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