Crisi in Nuova Caledonia: perde la vita un giovane di Kaméré a Nouméa, aperta un’inchiesta per accertare le cause della morte

Crisi in Nuova Caledonia: perde la vita un giovane di Kaméré a Nouméa, aperta un’inchiesta per accertare le cause della morte
Crisi in Nuova Caledonia: perde la vita un giovane di Kaméré a Nouméa, aperta un’inchiesta per accertare le cause della morte
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Un giovane di 23 anni ha perso la vita nella notte di lunedì 24 giugno, in circostanze ancora da chiarire. I servizi di emergenza non sono riusciti ad accedere alla zona. I suoi genitori hanno chiarito che il figlio non è stato ferito dalla polizia. È stata aperta un’indagine.

Deploriamo la morte di un uomo questo lunedì, 24 giugno. Un giovane di 23 anni che vive nel quartiere di Kaméré. È morto al Médipôle alle 2,30, ma secondo l’accusa intorno alle 20,30. “I genitori del giovane hanno chiesto aiuto a causa dello stato di difficoltà respiratoria del figlio, al suo ritorno a casa familiare, dopo essersi recato ai posti di blocco a Kaméré.”

Considerati gli intralci alla circolazione sulle strade pubbliche, la squadra Samu non ha potuto intervenire, spiega il procuratore Yves Dupas. “Tuttavia, un medico della Republican Security Company è riuscito a raggiungere l’abitazione del giovane. Questo medico ha eseguito le procedure di primo soccorso e un massaggio cardiaco per 45 minuti prima dell’arrivo di un’ambulanza per trasportarlo al centro ospedale.”

E ha aggiunto che per determinare le cause di questa morte, “L’accusa ha ordinato una scansione e un’autopsia, previste a breve.”

Sempre secondo il comunicato stampa della Procura, i genitori del giovane avrebbero chiarito durante l’udienza davanti agli inquirenti che il figlio aveva detto loro che non era stato “ferito dalla polizia e che era impazzito con gli amici”.

L’opportunità per il pubblico ministero di chiedere “vigilanza rispetto alle informazioni infondate che circolano sui social network che mettono in dubbio la responsabilità della polizia o di una milizia nella morte del giovane”.

È stata aperta un’indagine condotta dal servizio di polizia giudiziaria territoriale di Nouméa. Aggiunge il pubblico ministero “che i genitori di questo giovane hanno lanciato un appello alla calma.”

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