SVOM, la missione spaziale franco-cinese che vuole studiare le esplosioni cosmiche

SVOM, la missione spaziale franco-cinese che vuole studiare le esplosioni cosmiche
SVOM, la missione spaziale franco-cinese che vuole studiare le esplosioni cosmiche
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La NASA non ha il monopolio sullo studio dell’Universo. Anche altre agenzie spaziali, internazionali o nazionali, ne hanno fatto la loro specialità. È il caso del Cnes, l’agenzia spaziale francese, e della CNSA, l’agenzia spaziale cinese. Insieme le due istituzioni hanno lanciato una missione congiunta: SVOM.

Partendo il 22 giugno dalla base di lancio di Xichang, nella provincia cinese del Sichuan, la missione del satellite SVOM sarà essenzialmente quella di individuare quelli che vengono chiamati lampi di raggi gamma.

Cos’è un lampo gamma?

Un lampo di raggi gamma, abbreviato in GRB per “Gamma Ray Burst”, è la manifestazione delle esplosioni più energetiche dell’intero Universo. Secondo il sito dedicato alla missione SVOM, “la potenza che ne emana è considerevole, equivalente a più di un miliardo di miliardi di soli.”

Un evento che, quando avviene, illumina quindi facilmente il cielo nero dell’Universo e può quindi essere osservato e che sprigiona in pochi istanti più energia di quanta il Sole ne avrà rilasciata tra 10 miliardi di anni.

Attualmente, gli scienziati conoscono due scenari sufficientemente catastrofici da consentire il rilascio di tale energia:

  • La fusione di un buco nero con una stella di neutroni, oppure quella di due stelle di neutroni
  • Il collasso di una stella massiccia, molto più massiccia del Sole

Secondo il sito web della missione, esistono due tipi di lampi di raggi gamma: lampi brevi e lampi lunghi.

  • Brevi burst (meno di 2 secondi): riguardano la fusione di due stelle supermassicce che risulterebbe, in definitivaper dare vita ad un altro buco nero.
  • Lampi lunghi (tra 2 secondi e +10 minuti): appaiono sotto forma di gigantesche palle di fuoco nello spazio, questi lampi di raggi gamma sono la conseguenza di un’ipernova, la fine della vita di una stella supermassiccia (20 volte la massa del Sole ) che innesca un’esplosione 100 volte più potente di una supernova.

Alla fine, in entrambi gli scenari, il risultato è lo stesso. Dopo l’esplosione, nel luogo in cui è avvenuto il cataclisma nasce un buco nero.

SVOM, il traguardo di un decennio

Acronimo di Monitor spaziale di oggetti variabili astronomici multibanda ovvero “Monitor astronomico multibanda di oggetti variabili con sede nello spazio”, la missione SVOM è quindi il risultato di una collaborazione tra Cina e Francia per lo studio di queste manifestazioni di esplosioni tra le più potenti dell’Universo.

Più precisamente, oltre al Centro nazionale per gli studi spaziali (Cnes) e alla China National Space Administration (CNSA), altre istituzioni e organizzazioni sono coinvolte nella realizzazione di questo grande progetto tra due paesi con elevate ambizioni spaziali.

Eccoli :

  • Irfu: Istituto per la ricerca sulle leggi fondamentali dell’universo che dipende dalla CEA (Commissione per l’Energia Atomica) – Francia
  • IRAP: Istituto di ricerca in astrofisica e planetologia che dipende dal CNRS (Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica) – Francia
  • NAO: Osservatorio astronomico nazionale che dipende dalla CAS (Accademia Cinese delle Scienze) – Cina
  • IHEP: Istituto dell’Alta Energia di Pechino che dipende anche dal CAS – Cina

Ed è stato nel 2014, secondo il sito web della missione, che Francia e Cina hanno deciso di lanciare questa grande missione per esplorare l’Universo alla ricerca di lampi di raggi gamma. Dieci anni dopo, il 22 giugno 2024, la missione prende ufficialmente vita e parte per l’orbita terrestre.

Una partnership tanto più sorprendente in quanto va contro la volontà degli americani e della NASA di vietare qualsiasi collaborazione tra l’agenzia spaziale e le istituzioni cinesi dal 2011. Tuttavia, non è la prima volta che i due paesi uniscono le forze per realizzare un progetto spaziale missione.

Infatti, come ricorda France 24, le ultime collaborazioni tra i due Paesi risalgono al 2018 con CFOSAT (SATellite Oceanica Cino-Francese) per il monitoraggio degli oceani, e recentemente strumenti francesi erano presenti sulla sonda lunare Chang’e 6 atterrata su il lato nascosto del nostro satellite naturale per riportare indietro campioni.

Attrezzatura SVOM

Per poter localizzare e studiare i lampi di raggi gamma, il satellite SVOM porta con sé quattro strumenti specifici per questo studio:

  • ECLAIRs, un telescopio che verrà utilizzato per rilevare e localizzare GRB abbastanza deboli (francese)
  • MXT, un telescopio che mirerà a osservare i lampi di raggi gamma (francese)
  • GRB Monitor, che permette di rilevare i lampi di raggi gamma e misurarne lo spettro, in particolare quelli più potenti
  • VT, un telescopio specifico che verrà utilizzato per rilevare la luce visibile prodotta da un GRB.

Il sito della missione precisa che a terra la missione SVOM sarà supportata da attrezzature specifiche che serviranno in particolare per osservare e localizzare con precisione i lampi di raggi gamma che si verificano lontano dalla Terra. E fortunatamente.

Per osservare, localizzare e studiare i lampi di raggi gamma, il satellite SVOM sarà posizionato in orbita terrestre bassa a un’altitudine di 625 km, ovvero poco più di 200 km sopra la Stazione Spaziale Internazionale.

Fonte: SVOM/Cnes

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