Due ore di musica a Nizza per gli ostaggi israeliani del 7 ottobre

Due ore di musica a Nizza per gli ostaggi israeliani del 7 ottobre
Due ore di musica a Nizza per gli ostaggi israeliani del 7 ottobre
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“Musica contro armi”. Questa domenica, alla fine della giornata, sulla Place du Palais de Justice di Nizza, diversi artisti si sono esibiti in omaggio ai centoventiquattro ostaggi israeliani tenuti da Hamas palestinese dopo il loro rapimento il 7 ottobre.

Davanti ai ritratti di ogni persona appesi alle transenne è stato installato un pianoforte. Era coperto con un telone giallo. Sullo strumento c’era un cartello: “Non sei solo”. E una foto, quella di Alon Ohel, 23 anni.

“Era un pianista virtuoso che prima del suo rapimento si sarebbe unito alla più grande scuola di musica di Tel Aviv. La sua famiglia voleva rendergli omaggio e trasmettere onde positive attraverso la musica installando pianoforti in tutto il mondo. Ce n’erano alcuni a New York , Amsterdam, Parigi e Berlino”, contestualizza uno dei portavoce del collettivo October 7 Côte d’Azur che ha organizzato l’evento. Ha partecipato anche il Fondo Sociale Ebraico Unito.

“Non partigiano, né divisivo”

Dietro il pianoforte si sono succeduti diversi artisti come il pianista nizzardo Abraham Benveniste o Olga Monakh, concertista ucraina. Prima di ogni sequenza di canzoni veniva evidenziato un ostaggio. Agam Berger, una giovane violinista o anche Naama Levy, che sabato ha festeggiato il suo ventesimo compleanno.

“Non è fazioso, né divisivo, né politico. Siamo qui solo per chiedere il rilascio degli ostaggi”., insiste il portavoce. Forse non politico per il collettivo, ma non per coloro che sono in campagna elettorale.

Come Éric Ciotti, presente in prima fila su un lato del palco. Il deputato ha affrontato il suo concorrente nella prima circoscrizione elettorale di Nizza, l’estrosista Graig Monetti. Presente anche il sindaco Christian Estrosi.

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