Anche se le inondazioni hanno reso gli abitanti di Blendecques vittime collaterali del riscaldamento globale, il loro voto non è andato agli ambientalisti. Alle ultime elezioni europee il RN ha ottenuto più del 50,71% dei voti.
Dopo le numerose inondazioni che hanno sconvolto la vita degli abitanti di Blendecques tra novembre e gennaio, i voti si sono rivolti al partito ambientalista? Mentre alcuni pensavano che tali eventi, rendendo questa popolazione una vittima collaterale del riscaldamento globale, avrebbero spinto la città a diventare verde, non è così.
Il 9 giugno, in occasione delle elezioni europee, la lista portata da Marie Toussaint degli Ecologisti ottenne solo l’1,85% dei voti. Un punteggio inferiore a quello del partito animalista e della scheda bianca. In confronto, il Partito dei Verdi è arrivato al terzo posto nelle elezioni europee del 2019, quest’anno è sceso al 10° posto.
Gli ambientalisti sono ritenuti responsabili delle inondazioni
La rabbia provocata dagli episodi alluvionali va quindi a beneficio del Raggruppamento Nazionale, che ha ottenuto il 50,71% dei voti. Secondo i residenti, interrogati dalla BFM Grand Lille, il punteggio degli ambientalisti è ormai in netto calo, perché considerati responsabili delle inondazioni. Si richiamano in particolare le norme relative alla pulizia per proteggere la fauna e la flora durante il periodo riproduttivo.
Questi disastri hanno avuto un profondo impatto sulla città, che da allora non è più stato più lo stesso. Lo Stato prevede di acquistare una decina di case in una strada danneggiata per raderle al suolo. Il quartiere potrebbe diventare una zona di espansione alluvionale, un’area naturale che tratterrà l’acqua per proteggere altri quartieri dalle inondazioni.
Blendecques non è l’unico comune a reagire in questo modo: a Guînes, dove un centinaio di case sono state colpite dalle inondazioni, il partito di Jordan Bardella ha ottenuto un punteggio di quasi il 60%, contro appena l’1,6% degli ecologisti.
Resta da vedere se questa tendenza sarà confermata durante le elezioni legislative.
Florine Kurek con Mélanie Hennebique
