l’ufficiale di polizia accusato di omicidio mandato in tribunale

l’ufficiale di polizia accusato di omicidio mandato in tribunale
l’ufficiale di polizia accusato di omicidio mandato in tribunale
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L’agente di polizia accusato di aver sparato a morte a Olivio Gomes, un automobilista, a Poissy (Yvelines) nel 2020, sarà deferito alla corte d’assise per omicidio volontario, ha confermato la Corte d’appello di Versailles.

La camera d’inchiesta della Corte d’appello di Versailles ha confermato, martedì 18 giugno, il rinvio a una corte d’assise per omicidio intenzionale dell’agente di polizia accusato di aver sparato a morte Olivio Gomes, un automobilista che era stato seguito nel 2020 a Poissy.

“La Camera d’inchiesta ha confermato l’accusa”, ha detto il pubblico ministero all’AFP. Durante l’udienza del 21 maggio, Me Ndiogou Mbaye, avvocato delle parti civili, ha chiesto la conferma del rinvio per omicidio. Anche il procuratore generale ha chiesto conferma.

L’avvocato del poliziotto non ha voluto parlare con l’AFP. Contattato, Me Ndiogou Mbaye non ha risposto nel tardo pomeriggio di mercoledì.

L’ufficiale di polizia nega l’intento omicida

Il poliziotto notturno del BAC di Parigi è accusato di aver ucciso Olivio Gomes dopo averlo seguito fino in fondo alla sua abitazione nella città di Beauregard, nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 2020. Nel corso delle indagini, il poliziotto ha ammesso di essere il autore della sparatoria ma ha negato qualsiasi intenzione di omicidio.

L’auto di Olivio Gomes era stata avvistata dal funzionario pubblico, 29 anni al momento dell’incidente, e da due suoi colleghi del BAC, “sbandare tra le corsie in mezzo al traffico intenso” sulla tangenziale parigina, secondo quanto riferito dichiarazioni di agenti di polizia all’IGPN, la “polizia di polizia”, ​​citate nell’ordinanza d’accusa consultata dall’AFP.

Per diversi chilometri, la polizia ha seguito l’auto sulla tangenziale poi sulla A13, senza farsi notare. Una prima versione della polizia parlava di rifiuto di ottemperare.

La versione della polizia contraddetta dalle telecamere

La loro versione è stata contraddetta dallo sfruttamento delle telecamere di sorveglianza della tangenziale, da cui è emerso che il veicolo di Olivio Gomes procedeva velocemente ma senza violare il codice della strada, si legge nell’ordinanza di rinvio a giudizio.

L’autista ha poi fermato l’auto a Poissy, sotto la sua residenza. Spiegando che l’autista aveva ricominciato a correre verso di lui, l’agente di polizia accusato ha indicato che aveva aperto il fuoco.

Informazioni giudiziarie aperte

Olivio Gomes è stato colpito da tre colpi: alla spalla, al collo e alla scapola sinistra. Il secondo, fatale, gli ha perforato entrambi i polmoni.

Il 21 ottobre 2020 è stata aperta un’indagine giudiziaria per omicidio e l’agente di polizia è stato incriminato e posto sotto controllo giudiziario. Secondo le conclusioni del gip questi tre colpi non costituivano una soluzione “proporzionata”.

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