Caso delle persone scomparse di Nérac: il processo contro un presunto assassino dei suoi due figli e molte domande senza risposta

Caso delle persone scomparse di Nérac: il processo contro un presunto assassino dei suoi due figli e molte domande senza risposta
Caso delle persone scomparse di Nérac: il processo contro un presunto assassino dei suoi due figli e molte domande senza risposta
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l’essenziale
Si apre oggi il processo contro Naïma Bel Allam davanti alla Corte d’assise del Lot-et-Garonne. Si svolgerà ad Agen fino a giovedì 20 giugno. Un processo per l’omicidio delle sue due figlie piccole, i cui corpi non furono mai ritrovati.

Il cosiddetto processo alle persone scomparse di Nérac inizierà lunedì 17 giugno ad Agen e durerà quattro giorni, fino a giovedì 20 giugno. In questo caso, Naïma Bel Allam, una madre di 57 anni, è sotto processo per il presunto omicidio delle sue due figlie gravemente disabili Inès e Nawal, che all’epoca avevano 13 e 12 anni. Ma l’imputata ha davvero ucciso i suoi due figli? Questo è ciò che giudici e giurie cercheranno di chiarire.

In questa vicenda, le domande sono innumerevoli e persistono ancora oggi. Sappiamo solo che le due bambine non danno alcun segno di vita dal dicembre 2016. Nessuno vede le bambine, vive o morte, da sette anni e mezzo. Allora perché l’imputato viene giudicato per omicidio premeditato aggravato, e non per abbandono di minore, sapendo che nessun cadavere è mai stato ritrovato?

L’attesissima testimonianza della mamma

Naïma Bel Allam ha sempre negato l’omicidio. Ha continuato a sostenere di aver lasciato i suoi due figli a una terza persona. Quest’ultima, nel corso della sua prima udienza, ha affermato di aver lasciato le figlie presso parenti residenti in Marocco. Poi, la cinquantenne, che di mestiere faceva la ragioniera, ha cambiato versione sostenendo di aver affidato i suoi due figli a una coppia in un’area di sosta autostradale in Spagna, il 15 marzo 2017.

Durante il processo davanti all’assise del Lot-et-Garonne, si attenderà con ansia la testimonianza di Inès e della madre di Nawal. Naïma Bel Allam confesserà l’omicidio durante i dibattiti? Oppure resterà in silenzio nel silenzio affrontato dagli inquirenti e dai tre gip che si sono succeduti? In questo caso molti non si fanno troppe illusioni sulle confessioni degli accusati.

Si attenderà anche l’audizione degli inquirenti. Perché anche qui persistono interrogativi sul modo in cui sono state condotte le indagini. Perché la scomparsa è stata denunciata nella primavera del 2017 quando i piccoli non si vedevano dalla fine del 2016? Perché il padre di Inès e Nawal è stato intervistato per la prima volta solo nel luglio 2017, più di sei mesi dopo la scomparsa? Molte le domande che dovrebbero essere sollevate dagli avvocati difensori, Sophie Grolleau e Patrick Lamarque, nel corso dei dibattiti.

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