Recrudescenza degli incendi nei canneti del nord

Recrudescenza degli incendi nei canneti del nord
Recrudescenza degli incendi nei canneti del nord
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Recrudescenza degli incendi nei canneti del nord

Aret bril kann! È questo il messaggio lanciato ancora una volta da Agriterra, la divisione canna del gruppo Terra, di fronte all'aumento dei casi di incendi nei campi di canna durante questa stagione di taglio. Che siano di origine accidentale o destinati a facilitare la rimozione dei fusti, questi incendi costituiscono una sfida crescente per l'industria dello zucchero, per l'ambiente e possono anche nuocere alla salute pubblica. Agriterra desidera sensibilizzare i coltivatori e il pubblico sui rischi legati agli incendi nei campi di canna da zucchero. A settembre 2024, Agriterra ha lavorato 51.048 tonnellate di canna bruciata, pari al 10% del volume totale, rispetto a una media del 5% tra il 2021 e il 2023. Gli incendi colpiscono la salute pubblica, rilasciando enormi quantità di CO2 e distruggendo la biodiversità locale. e può rappresentare un rischio per la vita umana. In effetti, la situazione è particolarmente allarmante, perché i residenti devono essere evacuati quando gli incendi si avvicinano alle loro case, come è avvenuto per gli abitanti del villaggio di Bon Espoir, nel Nord. Inoltre, la paglia bruciata non può essere utilizzata come biomassa, incidendo così sulla produzione di energia rinnovabile. “Questa pratica si ripercuote anche sulla produzione, in particolare con una scarsa chiarificazione del succo e dello sciroppo, un deterioramento della qualità dei prodotti intermedi, un rallentamento della cristallizzazione, nonché un allungamento dei cicli di bollitura, difficoltà di centrifugazione e perdita di zucchero.” spiega Sébastien Mamet, direttore di Agriterra. Dopo il successo dell’operazione Aret Bril Kann nel 2021, portata avanti in collaborazione con le forze di polizia, i vigili del fuoco e l’Autorità Mauritius Cane Institute, Agriterra ha deciso di rilanciare la campagna per rafforzare l’impegno delle parti interessate del settore per contrastare questo problema. “Preservando i nostri raccolti senza ricorrere agli incendi, proteggiamo la salute pubblica e l’ambiente, massimizzando al tempo stesso la qualità dei nostri raccolti. Modernizzando i nostri metodi agricoli, stiamo facendo un passo avanti verso un’agricoltura più responsabile e sostenibile”, conclude Sébastien Mamet.

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