“Riceviamo più di 5.000 reclami all’anno”: come garantisce la FASFC la nostra sicurezza alimentare?

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La seconda stagione di “Flagrants Délits” su RTL TVI mette in luce gli eroi non celebrati della sicurezza alimentare e ambientale. Tra questi, l’AFSCA (Agenzia Federale per la Sicurezza della Catena Alimentare) ricopre un ruolo centrale nel garantire la qualità dei prodotti consumati e la salute pubblica. Aline Van den Broeck, portavoce dell’agenzia, ci svela il lato nascosto di questi controlli rigorosi e l’importanza della loro missione.

Nel 2023, la FASFC ha effettuato più di 106.757 missioni di controllo, con un tasso di conformità dell’84,8% in tutti i settori. Aline Van den Broeck, portavoce dell’agenzia, spiega il funzionamento, le sfide e gli obiettivi della FASFC per garantire la sicurezza alimentare in Belgio.

Informazioni RTL: Quali sono le principali missioni dell’AFSCA?

Aline Van den Broeck: Siamo responsabili della sicurezza della catena alimentare, dal produttore al consumatore. Ciò include ispezioni, campionamento e analisi in ogni fase, dalla materia prima ai pasti pronti al supermercato. Abbiamo anche competenze nel campo della salute animale e vegetale.

Come avviene un’ispezione?

Nel settore della distribuzione, che è a diretto contatto con il consumatore, effettuiamo controlli periodici. Per un ristorante, ad esempio, la frequenza minima è di un’ispezione ogni quattro anni. L’ispettore utilizza una lista di controllo che copre vari punti: infrastrutture, strutture, igiene e gestione degli alimenti, come la catena del freddo e la pulizia dei frigoriferi. Ogni punto viene ponderato per stabilire una valutazione finale obiettiva.

Quali iniziative sta portando avanti la FASFC per adattarsi alle nuove sfide come l’aumento dei prodotti importati o le tendenze dei consumatori?

Operiamo con un piano di controllo regolarmente rivalutato. Questo piano determina quali aziende vengono ispezionate e con quale frequenza, in base al tipo di attività e al rischio associato. Maggiore è il rischio, più frequenti saranno i controlli. Adattiamo continuamente questo piano in base ai risultati ottenuti per le diverse categorie di attività e di prodotti alimentari.

Quali sono le principali sfide che la FASFC si trova attualmente ad affrontare in termini di sicurezza alimentare?

Diamo molta importanza alla “cultura della sicurezza alimentare”, che consiste nel far sì che tutti coloro che fanno parte della catena alimentare siano consapevoli del proprio ruolo nel mantenere un elevato livello di sicurezza. Nonostante il Belgio abbia già un ottimo livello di sicurezza alimentare, questa cultura deve essere condivisa da tutti, dal direttore di fabbrica all’operaio.

Quali misure vengono adottate quando viene rilevata un’infrazione durante un’ispezione?

Ogni punto non conforme viene annotato in una lista di controllo e ponderato da 1 a 10. A seconda della gravità, ciò può comportare un avvertimento o una sanzione amministrativa. L’importo della sanzione viene determinato dal nostro ufficio legale dopo aver esaminato il fascicolo.

Come affronta la FASFC le critiche riguardanti la severità o la frequenza dei controlli?

Riceviamo sempre meno critiche grazie alla nostra trasparenza. Forniamo informazioni dettagliate sul nostro sito e offriamo formazione agli operatori sulle frequenze di ispezione e su cosa verrà monitorato. Effettuiamo inoltre formazione, distribuiamo e mettiamo a disposizione brochure che consentono agli operatori di prepararsi anche per un’ispezione FASFC. Inoltre, riceviamo più di 5.000 reclami da parte dei consumatori all’anno, la metà dei quali sono fondati, il che dimostra la nostra importanza.

Quali canali di comunicazione utilizzate per informare il pubblico in generale sui richiami di prodotti e sugli avvisi sanitari?

Pubblichiamo promemoria sui nostri social media e sul nostro sito web. È anche possibile iscriversi alla nostra newsletter per ricevere queste notifiche. Inoltre, passiamo attraverso l’agenzia Belga, che consente un’ampia diffusione nei media.

Collaborate con altre istituzioni europee o internazionali per armonizzare gli standard di sicurezza alimentare?

Circa il 90% delle norme che applichiamo sono norme europee, ci sono pochissime norme specificamente belghe. Collaboriamo con organismi come l’EFSA (Nota del redattore: Agenzia europea per la sicurezza alimentare) e utilizzare un sistema di allarme europeo per i richiami di prodotti, garantendo una cooperazione rapida ed efficace tra i paesi.

Quali sono i problemi che emergono regolarmente?

Recentemente si è parlato molto di malattie degli animali, come la lingua blu che ha colpito gli allevamenti di bestiame quest’estate. Abbiamo discusso anche della peste suina africana, che resta una minaccia. Inoltre, durante un’azione di giugno, abbiamo constatato che il 50% delle etichette alimentari controllate non erano conformi alla legislazione europea.

Quali sono gli obiettivi fissati per i prossimi anni in termini di sicurezza e qualità alimentare?

Mantenere un elevato livello di sicurezza alimentare rimane la nostra priorità. Tuttavia, la responsabilità principale spetta ai professionisti. La “cultura della sicurezza alimentare” deve essere ancorata in ogni anello della catena per garantire una sicurezza ottimale.

Non perdetevi la scoperta di questi dietro le quinte in “Flagrants Délits – stagione 2”, che si tuffa nel cuore del duro lavoro dell’AFSCA e di altri agenti che lavorano per proteggere la nostra vita quotidiana, ogni giovedì dal 14 novembre alle 19:50 su RTL tvi e in streaming su RTL play.

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