Nel 2023, in Francia nasceranno 677.800 bambini, lo rivela giovedì 14 novembre l'INSEE.
Si tratta del totale più basso dalla seconda guerra mondiale.
Il calo rispetto all’anno precedente è il più grande dalla fine del baby boom.
Un numero storicamente basso. Circa 677.800 bambini nasceranno in Francia nel 2023, ha riferito giovedì l'Istituto nazionale di statistica e studi economici (Insee). Mai dalla fine della seconda guerra mondiale questo indicatore è stato così basso. Dobbiamo risalire al 1945 per trovare tracce di un totale più piccolo: 645.900 nascite.
La tendenza è soprattutto verso un’accelerazione del declino. Nel 2023, il numero delle nascite è ulteriormente diminuito di 48.200 rispetto al 2022, con un calo del 6,6%, rileva l'INSEE. “Si tratta di un declino su una scala mai vista dalla fine del baby boom a metà degli anni ’70”rileva l'istituto. “Anche nel 1983 e nel 1993, anni di forte declino in un contesto di pessima situazione economica il calo è stato meno marcato (rispettivamente -5,8% e -4,3%).”
20% di nascite in meno in 13 anni
Resta da registrare questo nuovo record “in una tendenza a lungo termine”. Dal 2010, il numero delle nascite diminuisce ogni anno in Francia, ad eccezione del 2021, dove si nota una leggera ripresa. I francesi hanno così quasi il 20% di bambini in meno rispetto al 2010, ovvero una riduzione di 130.000 nascite in meno di 15 anni.
Una tendenza che si osserva indipendentemente dall’età della madre. “Per la prima volta dal 2010, il calo delle nascite riguarda le mamme di tutte le età, comprese le più anziane”continua l'INSEE. Così è anche ovunque nel territorio. “Diminuiscono di più nei comuni rurali, siano essi periurbani (-9,1%) o meno (-8,4%)”rileva l'istituto. Ciò è meno vero nei grandi centri urbani (-5%).
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E il 2024? La tendenza è confermata. “Nei primi nove mesi dell’anno continua il calo delle nascite, ma a un ritmo più lento rispetto al 2023”anticipa l'INSEE. “Rispetto ai primi nove mesi del 2023, e tenendo conto che il 2024 è un anno bisestile, il numero delle nascite diminuisce del 2,7%”.
