(Mogi Guaçu, Brasile) Con la malattia e il caldo estremo, la tavola è apparecchiata per il costoso succo d’arancia.
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Aggiornato alle 11:00
Dee-Ann Durbin e Tatiana Pollastri
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Il prezzo del succo d’arancia è sempre stato volatile. Cade quando la raccolta delle arance è abbondante e si alza quando il gelo o un uragano distrugge gli aranci.
Ma i prezzi record attuali potrebbero durare, poiché le malattie e le condizioni meteorologiche estreme che devastano gli aranceti in molti paesi produttori non sono problemi facili da risolvere.
Si prevede che il raccolto di quest’anno in Brasile, il principale esportatore mondiale di succo d’arancia, sarà il peggiore degli ultimi 36 anni a causa di inondazioni e siccità, prevede Fundecitrus, l’associazione dei coltivatori di agrumi dello stato di San Paolo. Per non parlare di un’epidemia che ha colpito gli aranci. “Non è solo il prezzo dei succhi ad aumentare. La vera preoccupazione è che non ci sia il succo”, afferma Oscar Simonetti, un produttore di arance di Mogi Guaçu, in Brasile.
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L’agricoltore Oscar Simonetti mostra le sue arance, alcune colpite dalla malattia del dragone giallo, che distrugge l’apparato radicale degli aranci.
La produzione di arance della Florida, già ridotta, è scesa del 62% nel 2022-23, dopo l’uragano Ian aveva decimato un raccolto già danneggiato da un parassita. Anche la Spagna, colpita dalla siccità, ha visto la sua produzione diminuire lo scorso anno.
La scarsità ha fatto salire alle stelle i prezzi. Negli Stati Uniti, secondo i dati del governo, un contenitore da 340 ml di succo d’arancia concentrato congelato costava in media il 42% in più nell’aprile 2024 rispetto all’aprile 2023.
Nel Regno Unito, dove la British Fruit Juice Association afferma che le scorte sono al minimo degli ultimi 50 anni, secondo la società di ricerca Nielsen il prezzo del succo d’arancia fresco è aumentato del 25% nell’ultimo anno.
Questo prezzo elevato allontana i consumatori, già bruciati dall’inflazione. Secondo Rabobank, una banca attiva nel settore alimentare e agricolo, nell’ultimo anno il consumo di succo d’arancia è diminuito dal 15 al 25% negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in altre parti del mondo.
I consumatori stanno sostituendo sempre più il succo d’arancia con bevande energetiche, frullati e altre bevande, secondo Jonna Parker, che monitora le vendite di prodotti freschi presso la società di ricerche di mercato Circana.
I succhi stanno diventando sempre più costosi, quindi le persone guardano altrove.
Jonna Parker della società di ricerche di mercato Circana
Il consumo globale di succo d’arancia era già diminuito prima della recente inflazione: altre bevande fanno concorrenza e i consumatori stanno diventando consapevoli dell’elevato contenuto di zucchero dei succhi di frutta. Se questa tendenza continua, l’offerta e la domanda dovrebbero equilibrarsi, il che, secondo Rabobank, impedirebbe ulteriori aumenti dei prezzi. Ma la riduzione dell’offerta dovrebbe sostenere gli attuali prezzi elevati per qualche tempo.
Niente più succo d’arancia nei McDonald’s australiani
In alcuni posti il succo d’arancia è completamente eliminato dal menu.
Alla fine del 2023, McDonald’s Australia ha citato la carenza e ha sostituito il succo d’arancia con una “bevanda all’arancia fruttata” contenente il 35% di succo d’arancia.
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Un’arancia rovinata in un aranceto a Mogi Guaçu, Brasile. Come in Florida, i raccolti brasiliani sono colpiti da un’epidemia.
La Morinaga Milk Industry di Tokyo prevede di interrompere la spedizione del succo d’arancia a marchio Sunkist, prodotto con succo proveniente dal Brasile, entro la fine di giugno. Le forniture brasiliane si sono esaurite, afferma l’azienda. Nell’aprile 2023, Megmilk Snow Brand, di Sapporo, nel nord del Giappone, ha smesso di offrire i suoi cartoni da 1 litro e 450 millilitri di succo d’arancia Dole.
Alcuni imbottigliatori rinunciano al succo d’arancia. Coldpress, un produttore britannico di succhi, ha lanciato a febbraio una bevanda al mandarino, citando l’alto prezzo delle arance.
Ma diversi grandi produttori di succo d’arancia tacciono sull’argomento: Dole, Tropicana, Florida’s Natural, Uncle Matt’s e Coca-Cola (che possiede i marchi Simply e Minute Maid) non hanno voluto rispondere alle domande dell’azienda.
Malattia del Drago Giallo
I problemi di oggi hanno radici antiche. Nel 2005, un insetto esotico, la psilla asiatica degli agrumi, colpì la Florida. Inietta negli aranci i batteri contenuti nella sua saliva, che uccidono lentamente l’albero distruggendone l’apparato radicale. Non esiste una cura conosciuta.
L’impatto è stato devastante. Nel 2004, prima che colpisse la malattia del dragone giallo (questo è il suo nome), la Florida produceva 200 milioni di casse di arance. Quest’anno ne produrrà meno di 20 milioni.
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La psilla asiatica degli agrumi è il vettore di un batterio che induce la malattia del drago giallo negli aranci.
Secondo Michael Rogers, professore di entomologia e direttore del Citrus Research Center dell’Università della Florida, nessun tipo di arancio è completamente resistente a questa malattia che fa diventare verdi i frutti e ingiallisce alcune foglie. Ma i botanici stanno cercando di selezionare varietà più resistenti.
L’epidemia è arrivata in Brasile più o meno nello stesso periodo che in Florida, ma lì è stata più lenta perché gli aranceti brasiliani sono molto più grandi.
Gli insetti diffondono la malattia volando da un albero all’altro, ha detto Rogers.
Tuttavia la malattia si sta diffondendo. Fundecitrus stima che nel 2023 il 38% degli aranci brasiliani siano stati infettati dalla malattia del drago giallo. Simonetti, il coltivatore di arance, stima che il 20% della sua produzione sia colpita. Le arance degli alberi infetti maturano male e cadono prematuramente, compromettendo la qualità del loro succo.
Si prevede che il raccolto brasiliano del 2024-2025 produrrà 232 milioni di casse di arance, con un calo del 24% rispetto allo scorso anno.
