rivela il programma, un candidato sta già parlando di lui

rivela il programma, un candidato sta già parlando di lui
rivela il programma, un candidato sta già parlando di lui
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Il Nuovo Fronte Popolare ha svelato il suo intero programma di governo, mentre si susseguono gli annunci di investiture. Tra questi, quello di Aurélien Rousseau, che altri non è che l’ex ministro della Sanità… di Macron!

L’essenziale

  • Il programma è ormai ufficiale: LFI, PS, Place publique, Génération⸱s, EELV e PCF hanno rivelato le principali misure che metterebbero in atto se riuscissero a vincere le elezioni legislative e ottenere la maggioranza nell’Assemblea nazionale. I dettagli possono essere trovati cliccando qui.
  • Concretamente, con questa alleanza, solo un candidato di questi partiti sarà presente in ciascuna circoscrizione il 30 giugno e il 7 luglio. La distribuzione è la seguente: 229 per LFI, 175 per PS, 92 per EELV e 50 per PCF.
  • Se i candidati del Nuovo Fronte Popolare si sono rivelati poco a poco, una delle investiture ha provocato una forte reazione nel campo presidenziale. L’ex ministro della Sanità del governo Borne, Aurélien Rousseau, farà campagna elettorale sotto i colori del sindacato di sinistra.
  • Ma chi potrebbe essere il capo di questo governo se il Nuovo Fronte Popolare avesse la maggioranza nell’Assemblea Nazionale? Per il momento nulla è deciso, anche se alcuni credono di poter occupare l’incarico: Jean-Luc Mélenchon, Fabien Roussel, François Ruffin e perfino Clémentine Autain accetterebbero di stabilirsi a Matignon.

Vivere

23:30 – Éric Coquerel torna sul caso Adrien Quatennens

FINE LIVE – Anche se è giunto il momento della grande alleanza a sinistra, è una questione che tende a dividere. Ospite su franceinfo venerdì sera, Éric Coquerel è tornato sulla candidatura del deputato uscente della LFI condannato per violenza domestica a fine 2022. “Il nostro partito ritiene che non ci siano mai cose irrimediabili. Pensiamo che a qualcuno si possa sempre dare il tempo di tornare,. riabilitare, questo è ciò che ha senso in modo progressista. Questa è la misura presa da parte di Adrien”, ha dichiarato Éric Coquerel, aggiungendo: “Sono membro di La France insoumise, quindi appoggio ciò che decide La France insoumise .”

22:47 – Ecco come la sinistra sceglierà il suo primo ministro

Se il 7 luglio il Nuovo Fronte Popolare otterrà la maggioranza nell’Assemblea nazionale, in Francia si realizzerà la coabitazione. Emmanuel Macron non avrà più sufficienti deputati di sostegno per governare e dovrà quindi nominare un Primo Ministro tra le fila del gruppo di maggioranza. A sinistra, quale personalità potrebbe essere nominata? Se la speculazione è diffusa, è stata definita una regola tra le parti. “Sarà il gruppo parlamentare che avrà il maggior numero di deputati a proporre la persona che sarà a Matignon”, ha spiegato Manuel Bompard, coordinatore di La France insoumise. Quindi, se la LFI ha il maggior numero di deputati nell’alleanza, sarà questo partito a proporre un nome, lo stesso per il PS, l’EELV o anche il PCF.

22:16 – La candidatura di Aurélien Rousseau nel mirino anche di Marine Le Pen

Non è solo il campo presidenziale a sembrare offeso dalla candidatura dell’ex ministro della Salute di Emmanuel Macron sotto l’etichetta del Nuovo Fronte Popolare. Marine Le Pen criticata su X il fatto che Aurélien Rousseau, responsabile della riforma pensionistica Macron/Borne, [soit] sostenuto alle elezioni legislative dal ‘Fronte Popolare'”. E l’ex capo del Raggruppamento Nazionale ha affermato: “L’estrema sinistra alimenta la violenza e il caos per nascondere la sua ipocrisia e il suo tradimento sistematico nei confronti dei lavoratori francesi”.

21:42 – Aurélien Rousseau esce dal silenzio e giustifica la sua candidatura Nuovo Fronte Popolare

Bersaglio del campo presidenziale, Aurélien Rousseau, che farà campagna per le sue elezioni legislative sotto i colori del Nuovo Fronte Popolare, è intervenuto venerdì sera sull’emancipazione e sull’emancipazione, mi impegno nella dinamica di riunione del Fronte Popolare di sinistra, l’unico capace di bloccare l’estrema destra”.

21:14 – Éric Dupond-Moretti cestina la candidatura di Aurélien Rousseau

È una dichiarazione che non manca di mordente. SU “Coraggio ad Aurélien Rousseau che dovrà spiegare perché la riforma delle pensioni da lui meticolosamente negoziata deve essere abolita”, ha detto Éric Dupond-Moretti, visibilmente un po’ risentito.

20:50 – Emmanuel Macron ironizza sull’insediamento del suo ex ministro della Salute

A margine del G7, in Italia, il presidente della Repubblica ha reagito alla candidatura del suo ex ministro della Sanità, Aurélien Rousseau. “Dimostra tutta la sua coerenza…” sbottò, prima di liquidare l’argomento: “Ma non commento le cose di nessuno”.

20:43 – Ex ministro del governo Borne, candidato al Nuovo Fronte Popolare

Aurélien Rousseau, uscito dal governo del Borne lo scorso dicembre in occasione della tanto criticata legge sull’immigrazione, si candiderà alle elezioni elezioni legislative nella terza circoscrizione elettorale di Yvelines, ma non per il campo di Macron. È proprio con i colori del Nuovo Fronte Popolare che farà campagna elettorale nelle prossime settimane.

20:12 – Ruffin su Mélenchon: “Penso che abbia ragione a fare un passo indietro”

In un’intervista rilasciata a Corriere Picard, il deputato uscente della LFI della Somme è tornato sul caso Mélenchon. “Mi piace molto il Jean-Luc Mélenchon di questa settimana, che è molto più pacifico e favorevole all’unione”, ha subito detto François Ruffin. Il direttore di Grazie capo ! ha poi confidato di aver constatato sul campo la “preoccupazione” che poteva suscitare il nome del fondatore di La France insoumise. “Durante le prime visite porta a porta, il suo nome è venuto fuori, e con preoccupazione. E per questo penso che abbia ragione a fare un passo indietro”, ha detto il deputato della Somme.

19:31 – Quali misure per il potere d’acquisto?

Per il Nuovo Fronte Popolare lo stato di emergenza sociale deve essere “dichiarato”. A tal fine, ecco le prime misure che verrebbero messe in atto:

  • Bloccare i prezzi dei beni essenziali: cibo, energia, carburante
  • Rafforzare lo scudo qualità-prezzo nei territori d’oltremare
  • Abrogare la riforma delle pensioni
  • Abrogare la riforma sulla disoccupazione
  • Abrogare la riforma della RSA
  • Indicizzare gli stipendi all’inflazione
  • Aumento del salario minimo a 1.600 euro
  • Aumento del contributo minimo al livello dello Smic
  • Aumento dell’età minima fino al solo livello di povertà
  • Aumento compenso stagisti
  • Aumento delle retribuzioni per apprendisti e tirocinanti
  • Aumento APL del 10%
  • Aumento dell’AAH al livello del salario minimo
  • Avviare negoziati per garantire un prezzo minimo e remunerativo agli agricoltori tassando i superprofitti degli agroindustriali e della grande distribuzione organizzata

Per l’alleanza di sinistra, “si tratta di rispondere alle emergenze che danneggiano la vita e la fiducia dei francesi”, con un impegno fermo: “Affinché la vita cambi a partire dall’estate 2024”.

18:52 – Per Giordano Bardella il suo “principale avversario” è il Nuovo Fronte Popolare

In viaggio questo venerdì nel Loiret, il capo del Raggruppamento Nazionale, Jordan Bardella, ha stimato che il campo della maggioranza non è più il suo avversario numero uno, ma che il suo “principale avversario” è ormai il Nuovo Fronte Popolare, una “formazione politica capace di formare un governo”, proprio come il suo campo.

18:33 – Svelato il primo volantino del Nuovo Fronte Popolare

Sul social network Ecco qui :

15:05 – Nessun accenno al nucleare, scelta accettata

Leggendo il programma governativo del Nuovo Fronte Popolare salta all’occhio un dettaglio: non si fa menzione del nucleare. Nessuna posizione presa. Ospite su TV BFM, Marine Tondelier, segretaria nazionale dell’EELV, ha spiegato questa scelta in modo semplice: “Non apriamo né chiudiamo una centrale nucleare né in 100 giorni né in 2 anni”. In altre parole, non ha senso impegnarsi su una questione che non può essere risolta entro il 2027 e le prossime elezioni presidenziali.

150 misure attuate in tre periodi successivi. Questa è la linea guida di programma del Nuovo Fronte Popolare, presentato venerdì 14 giugno 2024. LFI, EELV, PS, PCF hanno concordato numerosi impegni che desiderano attuare se ottengono la maggioranza nell’Assemblea Nazionale, il prossimo 7 luglio, la sera del 2e tornata delle elezioni legislative. Questo programma verrebbe attuato in tre fasi: prima una serie di decisioni prese entro 15 giorni dall’arrivo al potere, poi un’altra entro 100 giorni dall’inizio del governo e, infine, alcune nei mesi successivi.

Inutile dire che il Nuovo Fronte Popolare ha accesso alle sue principali promesse sul potere d’acquisto, che intende migliorare. Per questo verranno decretati numerosi aumenti: quello del salario minimo a 1.600 euro netti, quello del livello contributivo minimo al livello del salario minimo, quello della vecchiaia minima al solo livello di povertà, quello dell’AAH al livello del salario minimo, quello dell’APL del 10%, indicizzando i salari all’inflazione. Allo stesso tempo, verranno abrogate le riforme sulle pensioni, sulla disoccupazione e sulla RSA.

Inoltre, di fronte all’impennata delle bollette energetiche (elettricità, gas, carburanti), il Nuovo Fronte Popolare promette di eliminare l’imposta del 10% sulle bollette energetiche, di annullare il previsto aumento del prezzo del gas, di rendere gratuiti i primi KwH di elettricità e porre fine ai tagli all’elettricità, al riscaldamento e al gas.

Per quanto riguarda l’istruzione, la sinistra annuncia di voler abrogare lo “shock del sapere” voluto da Emmanuel Macron, preservare la libertà educativa degli insegnanti, lavorare sulla gratuità totale dell’istruzione scolastica (mensa, forniture, trasporti, extracurriculari), ma anche ridurre il numero di alunni per classe 19, abolire Parcoursup, introdurre pasti a 1 euro al Crous.

Attesa da tempo sul tema scottante della diplomazia internazionale, l’alleanza di sinistra ha rivelato la sua posizione. Per quanto riguarda l’Ucraina, lei vuole mantenere la fornitura di armi e difendere la sovranità del popolo ucraino, continuare a confiscare i beni degli oligarchi nelle banche e inviare forze di pace, in particolare per mettere in sicurezza le centrali nucleari.

Per quanto riguarda la spinosa questione Israele e Gaza, il Nuovo Fronte Popolare propone di rompere con il sostegno al governo di Benjamin Netanyahu (Primo Ministro israeliano) e di far rispettare l’ordine della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) che evoca un rischio di genocidio. Desidera inoltre agire per la liberazione degli ostaggi tenuti in ostaggio dopo i massacri definiti “terroristici” di Hamas, e per la liberazione dei prigionieri politici palestinesi. Promette di sostenere la Corte penale internazionale nel perseguire i leader di Hamas e il governo israeliano e chiede il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele sulla base delle risoluzioni dell’ONU, con lo svolgimento di elezioni in Palestina.

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