Oggi lo apprendiamo con stuporeAdrien Quatennens, condannato a 4 mesi di carcere per violenza domestica, invita le femministe a sostenere la sua candidatura alle elezioni legislative per la sua rielezione.
La speranza che il Fronte Popolare porta con sé è una boccata d’aria fresca di fronte al nauseante progetto politico dell’estrema destra.
La capacità di unire in pochi giorni l’intera sinistra sotto un programma che mira a lottare contro il razzismo, il maschilismo e la guerra dichiarata ai più precari ha entusiasmato un numero significativo di cittadini sotto la stessa bandiera e ravvivato le speranze del 1934 e 1936 che non ci aspettavamo più.
Di fronte allo sfruttamento dei diritti delle donne da parte dell’estrema destra per giustificare politiche di sicurezza e razziste, le donne meritano di meglio del ricatto carrierista poiché sono, insieme alle persone razzializzate e alle minoranze di genere, la prima linea del progetto fascista. Ci ritroviamo ad essere sia la giustificazione per un voto di estrema destra in nome della nostra cosiddetta sicurezza, ma anche gli obiettivi preferiti di gruppi che vogliono limitare i nostri diritti e le nostre libertà.
Di fronte alla possibilità dell’avvento del fascismo in Francia e al poco tempo che abbiamo per convincere la gente di un progetto politico di rottura, quanto vale l’inaugurazione di un uomo condannato per violenza domestica? Possiamo seriamente correre il rischio di perdere elettori che, giustamente, segnalerebbero le incongruenze tra le promesse politiche femministe e questa candidatura, a vantaggio della carriera politica di un uomo di sinistra?
Quante volte ripeteremo che non vogliamo essere rappresentati da un uomo che ha picchiato e molestato la sua ex compagna?
Quante volte ripeteremo che i colpi che abbiamo ricevuto non devono restare impuniti politicamente?
Concedici la capacità di sognare una società che non si batte per farci diventare lo stomaco della nazione o per rendere rappresentanti dei nostri diritti in parlamento gli uomini che ci hanno violato. Meritiamo di meglio della violenza incarnata come unico orizzonte politico.
