Porsche non si nasconde dominando il Test Day della 24 Ore di Le Mans

Porsche non si nasconde dominando il Test Day della 24 Ore di Le Mans
Porsche non si nasconde dominando il Test Day della 24 Ore di Le Mans
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Dopo una mattinata tutt’altro che tranquilla in termini di guida, interrotta da bandiere rosse e altre neutralizzazioni, la seconda parte del Test Day della 24 Ore di Le Mans ha offerto ai concorrenti un percorso più controllabile. E soprattutto, nella categoria Hypercar, siamo andati più veloci… e molto veloci!

Intorno alle 15,30, appena il semaforo è diventato verde in fondo alla pit lane, alcuni concorrenti hanno approfittato di primi giri limpidi, ma anche di temperature miti. Nessuno di loro vi dirà che hanno puntato davvero alla prestazione, ma è stata confermata l’osservazione intravista al mattino: il voto del Test Day 2023 (Antonio Giovinazzi in 3’29″504), cancellato appena al mattino, questa volta è stato spazzato via da molti di loro.

In questa prima mezz’ora, abbiamo visto per la prima volta Brendon Hartley al lavoro al volante della Toyota n. 8, ma la Porsche ha risposto immediatamente attraverso Kévin Estre. Al volante della numero 6, il pilota francese ha preso il comando per poi fare centro, facendo segnare il tempo di 3’26″907. La simbolica soglia dei 3’30 è diventata così aneddotica, soprattutto perché è stata superata da 17 automobili.

Questa prima salva è stata interrotta dalla terza bandiera rossa della giornata, dopo l’uscita di pista di Stéphane Richelmi a Indianapolis, a bordo del Vector Sport Oreca n. 10. Pochi istanti dopo, seppure a bassa velocità, Matteo Cairoli è andato in testacoda ad Arnage, fermandosi qualche minuto prima di poter finalmente ripartire con la Lamborghini n. 19.

Alla BMW abbiamo perso ben due ore con il prototipo n. 15, sul quale è stata presa la decisione di cambiare completamente il blocco motore. La macchina tedesca è stata finalmente rimessa in funzione in tempo per consentire di accumulare giri nell’ultima ora della giornata.

Cinque costruttori in meno di 2 secondi

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Toyota è il più vicino inseguitore di Porsche.

Foto di: Rainier Ehrhardt

Per quanto riguarda la gerarchia, bisogna stare attenti a non trarre conclusioni affrettate sapendo che ognuno si è concentrato sul proprio programma. Sappiamo, ad esempio, che in Peugeot l’accento è stato posto sugli stint lunghi e sulla ricerca per comprendere l’usura degli pneumatici. D’altra parte, la constatazione più concreta in questa fase è duplice: Porsche c’è già… e il divario è davvero stretto!

Nonostante questa prima dimostrazione di successo da parte di Porsche, il marchio più vittorioso della Sarthe non ha vissuto una giornata perfetta poiché il numero 5 ha subito una foratura a mezz’ora dalla fine della sessione. Mentre Frédéric Makowiecki prendeva tutte le precauzioni possibili per riportare indietro il prototipo in sicurezza, la direzione della gara ha utilizzato la safety car per una nuova esercitazione, ma questa volta senza una fase di raggruppamento e sorpasso.

La bandiera verde è stata sventolata a 20 minuti dalla fine della giornata per gli ultimi tentativi. Logicamente si è potuto assistere ad alcuni miglioramenti, tra cui quello di Felipe Nasr con la Porsche n°4, che ha mancato 0″235 dal riferimento. Quest’ultimo valzer è stato però vanificato da un incidente finale, quando Kamui Kobayashi ha tirato dritto a Indianapolis, senza poter evitare il contatto della Toyota n.7 con il mucchio di pneumatici, la direzione gara ha sventolato la bandiera rossa e ha concluso la giornata di test cinque minuti prima del previsto.

Oltre al miglior tempo stabilito da Kévin Estre, solo la Toyota numero 8 è arrivata a disturbare la quiete della casa tedesca in cima alla classifica, dove le tre Porsche 963 ufficiali figurano quindi tra le prime quattro. La cosa più interessante, oltre al netto miglioramento dei tempi sul giro rispetto allo scorso anno, è ovviamente guardare con soddisfazione al serrarsi del gruppo nell’immediato: sono infatti quattro in meno di un secondo la sera di questo Test Day, e soprattutto dieci (di cui cinque diversi produttori) in meno di due secondi.

Tempi dell’ipercar

P Squadra auto TEMPO SPACCO
1 Porsche Penske Motorsport 3:26.907
2 Porsche Penske Motorsport 3:27.142 0,235
3 Toyota Gazoo Racing 3:27.615 0,708
4 Porsche Penske Motorsport 3:27.773 0,866
5 Ferrari AF Corsica 3:28.014 1.107
6 BMW M Team WRT 3:28.072 1.165
7 Lamborghini Ferro Lince 3:28.222 1.315
8 AF Corsica 3:28.248 1.341
9 Hertz Team JOTA 3:28.487 1.580
10 Toyota Gazoo Racing 3:28.827 1.920
11 Hertz Team JOTA 3:29.043 2.136
12 Ferrari AF Corsica 3:29.162 2.255
13 Peugeot TotalEnergies 3:29.326 2.419
14 Whelen Cadillac Racing 3:29.360 2.453
15 BMW M Team WRT 3:29.580 2.673
16 Cadillac Racing 3:29.617 2.710
17 Squadra di resistenza alpina 3:29.620 2.713
18 Lamborghini Ferro Lince 3:29.750 2.843
19 Cadillac Racing 3:29.767 2.860
20 Squadra di resistenza alpina 3:29.828 2.921
21 Peugeot TotalEnergies 3:29.888 2.981
22 Competizione protonica 3:31.411 4.504
23 Isotta Fraschini

Isotta Fraschini Tipo6-C

3:33.006 6.099

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