Emmanuel Macron ha sciolto domenica sera l’Assemblea nazionale: cosa significa?

Emmanuel Macron ha sciolto domenica sera l’Assemblea nazionale: cosa significa?
Emmanuel Macron ha sciolto domenica sera l’Assemblea nazionale: cosa significa?
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Storia delle dissoluzioni in Francia

Dal 1958, in Francia si sono verificati cinque scioglimenti dell’Assemblea nazionale fino a questa domenica sera del 9 giugno 2024:

Sotto de Gaulle nel 1962 e nel 1968

Il 9 ottobre 1962, il generale de Gaulle sciolse l’Assemblea in seguito all’adozione di una mozione di censura su iniziativa dei socialisti, del MRP e degli indipendenti, contrari ad una revisione costituzionale volta a stabilire l’elezione del presidente della Repubblica mediante suffragio universale diretto.

I gollisti emersero rafforzati dalle elezioni del novembre 1962, che permisero al presidente di formare intorno a lui una vera maggioranza.

Il 30 maggio 1968, Charles de Gaulle sciolse nuovamente l’Assemblea eletta un anno prima al termine della lunga crisi sociale – gli “eventi” del maggio 68 – che aveva scosso il governo. Le elezioni di giugno hanno provocato un’ondata di destra, con i soli gollisti che hanno ottenuto la maggioranza assoluta.

Sotto Mitterrand nel 1981 e nel 1988

Il giorno dopo il suo insediamento presidenziale, il socialista François Mitterrand sciolse, il 22 maggio 1981, l’Assemblea nazionale eletta nel marzo 1978 dove la destra aveva la maggioranza assoluta. Alla fine delle elezioni di giugno i socialisti hanno ottenuto la maggioranza assoluta.

Rieletto nel 1988, Mitterand sciolse il 14 maggio l’Assemblea eletta nel marzo 1986, dove la destra deteneva la maggioranza assoluta. Le elezioni che seguirono questa volta diedero solo la maggioranza relativa ai socialisti.

Sotto Chirac nel 1997

“Lo scioglimento non è mai stato fatto per comodità del presidente, ma per risolvere una crisi politica”dichiarava ancora Jacques Chirac nel 1996.

Ma a partire dal marzo 1997, alcune voci a destra si sono levate, in particolare quella del segretario generale dell’Eliseo Dominique de Villepin, per chiedere elezioni legislative prima della scadenza normale del marzo 1998.

Il peggioramento della situazione economica, erroneamente previsto da molti esperti, è il loro argomento principale: tanto vale organizzare le elezioni prima che le cose peggiorino.

Il 21 aprile, il capo dello Stato ha annunciato lo scioglimento dell’Assemblea, sostenendo che la Francia ne aveva bisogno “Proprio adesso” di un “nuovo slancio”.

La sinistra si lancia nella campagna attorno al nuovo concetto di “plurale sinistra”che riunisce PS, PCF, sinistra radicale, Verdi e Movimento dei Cittadini.

Al ballottaggio, a giugno, ottenne la maggioranza di 319 seggi, aprendo la strada alla coabitazione fino al 2002, la più lunga della Quinta Repubblica.

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