Jean-Paul Chabrol, Frédéric Cartier-Lange e Alain Guyard, vincitori della 38esima Cabri d’or

Jean-Paul Chabrol, Frédéric Cartier-Lange e Alain Guyard, vincitori della 38esima Cabri d’or
Jean-Paul Chabrol, Frédéric Cartier-Lange e Alain Guyard, vincitori della 38esima Cabri d’or
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“Le Cévennes in 70 date”, di Jean-Paul Chabrol e Frédéric Cartier-Lange, così come “La mia cabina senza dolore”, di Alain Guyard, sono stati premiati con un Cabri d’or venerdì 8 novembre 2024.

Tra il ” Maga, rendi di nuovo grande Alès “dello storico Jean-Paul Chabrol, e un’altra battuta del filosofo Alain Guyard, “Cévennes, Cévennes siete la Scozia mediterranea”i co-vincitori del 38e Cabri d’or ha fatto ridere e sorridere un folto pubblico.
E questo, dopo aver dato non poco filo da torcere ai nove giurati, già sepolti sotto le trenta opere pervenute, e incapaci, finalmente, di decidersi tra Le Cévennes in 70 datepubblicato da Alcide, il primo, e La mia cabina senza difficoltàedito da Le Dilettante, del secondo.

Rendi Alès di nuovo grande, MAGA

Si tratta quindi di un doppio riconoscimento assegnato da Marion Mazauric, editrice e presidente della giuria, questo venerdì, nel municipio di Alès. O addirittura triplo poiché l’illustratore Frédéric Cartier-Lange accompagna con la finezza dei suoi disegni quest’opera che sintetizza con forza ed erudizione la storia delle Cévennes pubblicata dall’esigente editore di Nîmes Yann Cruvellier.

Alain Guyard ha l’arte di farci pensare in modo diverso a cose che pensiamo sconsideratamente.

Dal lavoro di Alain Guyard, “filosofo del territorio”evoca Marion Mazauric “una forma di autofiction, un racconto che è lezione di filosofia e allo stesso tempo satira sugli scrittori di viaggio, i “cabanisti”, coloro che si ritirano nella natura. Un libro estremamente divertente, che ci rende più intelligenti, un vero omaggio alla le Cévennes, attraverso la terra, le pietre, il reale È abbastanza provocatorio da risvegliare il nostro spirito e mai così divertente come quando parla male degli altri ma, allo stesso tempo, con un senso di autoironia che fa abbiamo capito che anche lui è un cabanista. Ha l’arte di farci pensare diversamente cose che pensiamo in modo irriflessivo.

L’opera di Jean-Paul Chabrol, una formidabile opera di divulgazione, una visione diacronica dell’incredibile territorio

Per quanto riguarda l’opera di Jean-Paul Chabrol, “questa lettura in 70 date delle Cévennes è una meravigliosa opera di divulgazione, una visione diacronica dell’incredibile territorio, di facile lettura. Impariamo da ogni riga e questo può soddisfare i lettori più esigenti. Un libro essenziale per tutti gli abitanti delle Cévennes.”
Una cerimonia allegra, quindi, di cui il presidente dell’Accademia delle Cévennes Thierry Martin, evocando la figura dell’Alésien e del poeta Albert Arnavieille, ha sottolineato “l’iniziativa virtuosa, dal 1984”data della creazione di questo Cabri d’or sopravvissuto al passare del tempo e agli spiriti dolenti…
Una tenacia sottolineata dal presidente di Alès Agglomération, Christophe Rivenq, utilizzando la frase di Mark Twain, “Non sapevano che fosse impossibile, quindi lo hanno fatto.”come motivazione per sostenere questo premio di € 5.000. Risparmiando così “psichiatria” questi spettatori immersi davanti alla TV “chi ci dà fastidio” castigherà giustamente il sindaco della città Max Roustan. Spegni gli schermi, prendi un libro…

Gli autori saranno presenti alla mediateca Alphonde-Daudet, il 6 dicembre, per Alain Guyard, e il 13 dicembre, per Jean-Paul Chabrol e Frédéric Cartier-Lange.

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