Par
Editoriale Clisson
Pubblicato il
8 novembre 2024 alle 12:26
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Nello spazio di una Olimpiade, sono diventati i nuovi favoriti del pubblico francese. Sono i fratelli Alexis e Félix Lebrun, medaglia di bronzo nel tennistavolo a squadre a Parigi. Le loro prestazioni e il loro lato anti-star hanno contribuito a mettere in luce la loro disciplina (il tennistavolo) più abituata all’ombra.
Tre mesi dopo i Giochi Olimpici del 2024, l’effetto Frères Lebrun non tramonta, da Parigi a Saint-Julien-de-Concelles (vicino a Nantes) dove il SJTT beneficia della popolarità dei fratelli.
Aumento significativo delle immatricolazioni
Per noi è una buona pubblicità, questo è certo. Avevamo già iniziato ad avvertire una tendenza al rialzo a partire dai mesi di marzo/aprile per gli stage quando hanno iniziato ad svolgersi. Ma i Giochi hanno fatto esplodere le iscrizioni.
Dai 90 licenziatari di settembre 2023, il SJTT ha superato i 130 licenziatari, ovvero aumento di oltre il 40%..
Questa crescita improvvisa del numero dei licenziatari, per quanto apprezzabile, provoca tuttavia seri problemi organizzativi.
“Organizziamo sessioni con 40 bambini per un educatore”, continua il presidente del SJTT. Oggi abbiamo avuto difficoltà a stabilire quanto durerà. Se questo numero di licenziatari si stabilizza nel tempo. Questo è il motivo per cui è difficile per noi prendere in considerazione l’assunzione di un secondo educatore a tempo pieno. Ne sapremo di più a giugno quando arriverà il momento delle nuove iscrizioni. »
Obiettivo del mantenimento del Prenazionale
Questa abbondanza di merce permette però alla SJTT di schierare più squadre in diverse categorie. Con sette squadre dalla prenazionale alla D3, il club di Concellois permette ai suoi team di crescere serenamente e i suoi giocatori per raggiungere gradualmente nuovi livelli.
Come tale, il giusto inizio di stagione della squadra del gagliardetto con una vittoria su tre pareggi in quattro partite è piuttosto entusiasmante nella prospettiva del mantenimento, l’obiettivo presunto dell’SJTT.
“Naturalmente vorremmo tornare al livello nazionale che abbiamo lasciato nel 2022”, sottolinea Christelle Penot, il cui figlio Yoan, era una delle figure di spicco tu SJTT.
Con la squadra attuale la risalita non sarebbe impossibile. D’altronde restare lì senza un giocatore numerato sarebbe complicato. Questo è forse quello che ci manca oggi per portare tutte le squadre al top. Ma questi giocatori spesso chiedono di essere pagati e questo non è nella mentalità del club. La questione non è mai stata sollevata.
Il club Saint-Julien punta sulla formazione
In attesa di trovare magari la perla rara, la SJTT continua a puntare sulla formazione interna, come Emma Vallée, Concelloise pura e parte dello zoccolo duro pre-nazionale.
“È bello vedere i giovani restare nel club, è segno che si trovano bene lì”, conclude Christelle Penot. Resta da vedere quanti dei nuovi licenziatari vivranno una tale longevità nel club.
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