cosa sappiamo dell’attacco al villaggio di Wad al-Noura che ha provocato “fino a 100” morti?

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Un gruppo paramilitare in conflitto con l’esercito regolare dall’aprile 2023 ha effettuato un’offensiva contro il villaggio di Wad al-Noura, nello stato di al-Jazeera. Il bilancio delle vittime sarebbe di 100, cifra ancora in attesa di conferma da parte di un’organizzazione locale.

Attivisti pro-democrazia in Sudan hanno riferito giovedì di un attacco da parte di un gruppo paramilitare nel villaggio di Wad al-Noura, nello stato di al-Jazeera. Secondo una prima valutazione ci sarebbero stati “fino a 100” decessi.

L’attacco è stato condotto dalle Rapid Support Forces (FSR) – paramilitari in guerra contro l’esercito sudanese dall’aprile 2023 – contro la città “in due occasioni” con artiglieria pesante, ha indicato il “comitato di resistenza di Madani” in un comunicato diffuso questo mercoledì.

L’organizzazione locale, una rete di mutuo soccorso tra residenti, dice tuttavia che “si attende un bilancio confermato di morti e feriti” in questo villaggio dello stato di al-Jazeera, nel centro del Paese. Mentre le immagini di file di sudari bianchi stesi a terra venivano pubblicate sui social media, gli attivisti del comitato affermavano che i paramilitari avevano “invaso il villaggio”, provocando la fuga di molti residenti.

Lotte quotidiane

In un comunicato diffuso mercoledì scorso, i paramilitari hanno affermato di aver attaccato tre accampamenti dell’esercito nella regione di Wad al-Noura e di essersi scontrati con i loro rivali “fuori” dall’area popolata.

Mentre il Sudan si sta dilaniando da decenni, il 15 aprile 2023 sono scoppiati violenti scontri a Khartoum, la capitale del paese. Da allora, il Capo dello Stato Abdel Fattah Al-Bourhane, a capo dell’esercito regolare (le Forze Armate Sudanesi, FAS) e il suo braccio destro, il generale Mohamed Hamdane Daglo, detto “Hemetti”, capo delle forze paramilitari Le forze di supporto rapido si oppongono.

Sebbene i due uomini si alleassero per porre fine alla dittatura di Omar El Bashir, il loro rapporto si deteriorò quando giunse il momento di instaurare un governo di transizione. Secondo i dati forniti da Amnesty International, dall’intensificarsi del conflitto, in un anno almeno 14.700 persone hanno perso la vita e più di 10,7 milioni sono state sfollate con la forza.

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